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Playoff NBA, Giannis Antetokounmpo ammette: "È Kevin Durant, normale che sia così forte"

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©Getty

Le parole d’elogio di Antetokounmpo nei confronti di Durant (“Da un realizzatore come lui è normale aspettarsi giocate del genere”), sono finite in secondo piano dopo dei racconti in TV da parte di Jay Williams che hanno fatto arrabbiare il n°7 dei Nets: “C’è chi farebbe carte false pur di fare carriera: non ho mai pronunciato quelle parole, tenetemi fuori da ogni discussione”

Sotto 2-0 e in enorme difficoltà nonostante l’assenza di James Harden: la dura realtà per Milwaukee è che Brooklyn appare un ostacolo insormontabile, guidata da un Kevin Durant tornato a essere decisivo come in passato. La sua giocata su Giannis Antetokounmpo è già diventata il simbolo della serie, un crossover da far girare la testa anche a un due volte MVP. Contro KD non esiste rimedio, né limite: bisogna soltanto sperare che le sbagli lui. Un campione che non ha certo sorpreso Giannis Antetokounmpo, che ben sa quanto sia forte Durant e non aveva bisogno della controprova: “Alla fine di tutto, stiamo sempre parlando di Kevin Durant: uno dei migliori realizzatori della storia NBA. Ci sia aspetta da lui che riesca a compiere giocate del genere”. Un campione dunque a cui provare a restituire nell’altra metà campo quanto riesce ogni volta a mettere in mostra in attacco: l’obiettivo di Antetokounmpo insomma sarà quello di metterlo alle corde in difesa, di sfiancarlo a protezione del ferro dei Nets. Altrimenti il risultato sarà sempre lo stesso: una serie di canestri di KD.

Se nelle parole di Giannis c’è massimo rispetto e considerazione nei confronti di KD, a far discutere sono state invece quelle pronunciare da Jay Williams in diretta TV, che nel post partita di gara-2 ha raccontato un aneddoto secondo cui - qualche anno fa - Kevin Durant andò da lui a dirgli di non paragonarlo “mai più” ad Antetokounmpo, alludendo a qualcosa di profondamente dispregiativo nei confronti del n°34 greco: “In nome d quelle parole che mi disse, quando vedo il testa a testa tra loro sul parquet immagino che sotto ci sia anche qualcosa di personale, una motivazione extra per Durant”. Un commento che ha scatenato una vera e propria sollevazione da parte dei detrattori di KD, che è prontamente intervenuto via Twitter: “Ci sono persone che farebbero qualunque cosa per portare avanti le loro carriere all’interno dei media: vi chiedo però di tenermi fuori da queste discussioni, su chi sia il migliore, la legacy e tutto il resto. Sappiate solo che non ho mai parlato in quel modo”. Una smentita pesante da parte di un giocatore che ormai da anni mostra tutto il suo scetticismo nei confronti del mondo del giornalismo - sempre più lontano dallo spogliatoio dei Nets.

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