NBA, premio intitolato a Kareem Abdul-Jabbar: i 5 finalisti scelti dalla lega
Simbolo dei diritti civili e di messaggi che vanno ben oltre il campo - dove in oltre due decenni di carriera è diventato il miglior realizzatore della storia NBA - il premio intitolata a Kareer Abdul-Jabbar prevede l’assegnazione di 100.000 dollari (da devolvere in beneficienza) per il vincitore scelto tra 30 giocatori, uno per ogni franchigia. Nelle scorse ore è stata comunicata la lista dei cinque finalisti: tra loro, il volto di spicco è quello di Carmelo Anthony. Scopriamoli insieme
Assieme a Chris Paul e Dwyane Wade, Carmelo Anthony ha fondato una associazione per combattere in favore alla giustizia sociale, organizzando incontri e rispondendo a tutte le necessità della comunità afroamericana a stelle e strisce. Una delle battaglie portate avanti con successo è quella dell’accesso al voto, sponsorizzato dal talento dei Blazers anche come membro del board che la NBA ha istituito dopo le tensioni venute fuori l’estate scorsa nella bolla di Orlando
Be.Woke.Vote: questo il nome dell’iniziativa portata avanti da Harrison Barnes per convincere i giovani afroamericani a combattere per i loro diritti. Durante l’esperienza nella bolla di Orlando, fu il primo a donare 200.000 dollari alle famiglie delle vittime delle violenza della polizia. Il suo fondo benefico inoltre provvede a far studiare 500 studenti non abbienti tra Dallas e Sacramento
Jrue Holiday, che nei giorni scorsi ha già vinto il premio intitolato a Joe Dumars per la capacità di distinguersi con attività fuori dal campo, ha fondato assieme a sua moglie - giocatrice della nazionale di calcio USA - un fondo per rispondere alla crisi economica a seguito della pandemia. Grandi capitali che vogliono investire per aiutare le fasce più colpite della popolazione, fanno riferimento al lavoro della sua agenzia
È la scuola invece il focus dell’iniziativa benefica portata avanti da Tobias Harris, che ha regalato oltre 30.000 libri alle scuole di Philadelphia. È sua l’iniziativa di reclutare professori e maestre afroamericane, per rendere più inclusive le classi anche tra le persone che siedono dietro una cattedra
Nativo di Oakland, quest’anno ha conquistato un posto nella rotazione degli Warriors e ha sfruttato la sua posizione per aiutare le persone di colore dall’area di San Francisco: figlio di una madre messicana, ha preso parte a iniziative per il voto, cercando di convincere la comunità latina e afroamericana, oltre a occuparsi della collocazione dei senzatetto
