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NBA, Detroit mette Cade Cunningham nel mirino: è lui il favorito per la n°1 al Draft

NBA
©Getty

Per la prima volta in oltre 50 anni (era il 1970), i Detroit Pistons potranno scegliere con la prima chiamata assoluta, avendo vinto la Lottery svoltasi nella notte. Dai retroscena della serata (con la scelta di Ben Wallace a rappresentare i Pistons) alle intenzioni future del general manager Troy Weaver. Che sembra avere le idee chiare 

"Sia ringraziato il signore". Così Troy Weaver, general manager dei Detroit Pistons, ha salutato la vittoria nella Lottery e la chance per la squadra del Michigan di scegliere quindi con la n°1 al prossimo Draft NBA. Detroit aveva - come Orlando e Houston, titolari dei tre peggiori record stagionali - il 14% di chance di aggiudicarsi la prima chiamata assoluta, ma per la prima volta nella storia della franchigia l'ordine effettivo di scelta al Draft sarà migliore di quello pronosticabile alla vigilia (che in teoria, col secondo peggior record di lega dietro ai Rockets, poteva portare alla seconda chiamata assoluta). "Ci faremo trovare pronti per fare la nostra scelta", le prime dichiarazioni del GM di Detroit Troy Weaver, che ha confessato di guardare a una rosa di cinque candidati per la scelta del prossimo 29 luglio. Probabile siano effettivamente cinque i papabili, ma uno più favorito degli altri a sentire il suo nome chiamato per primo dal palco del Draft: a Detroit tutti si aspettano che il prospetto di Oklahoma State (20 anni da compiere a settembre) Cade Cunningham finirà per essere la scelta dei Pistons. Un solo anno ai Cowboys, 20 punti di media con 6 rimbalzi e il 40% da tre punti, questo esterno dallo stile di gioco perfetto per la NBA moderna ha già fatto scomodare niente meno che Luka Doncic negli inevitabili paragoni pre-Draft. A incoraggiare i tifosi di Detroit, anche la notizia - riportata dall'insider ESPN Adrian Wojnaroski - che Cunnningham sia intenzionato a sottoporsi soltanto a un provino in vista del Draft: quello per i Pistons. E se a rappresentare la squadra del Michigan alla Lottery Weaver ha voluto un simbolo del passato vincente della Mo-town - quel Ben Wallace che da giocatore mai scelto al Draft è arrivato fino alla Hall of Fame, nella quale verrà introdotto entro fine anno - è al futuro che il general manager di Detroit guarda con interesse. 

A dare fiducia ci sono i risultati della sua prima classe di rookie scelti nel 2020: se il talento più atteso, il francese Killian Hayes, è quello che ancora deve dimostrare tutto (anche per via dei tanti infortuni: ha giocato solo 26 partite), le scelte di Isaiah Stewart e soprattutto di Saddiq Bey, ottimo tiratore e uno dei soli 4 giocatori capaci di raccogliere voti per il premio di rookie dell'anno, sembrano essere lì a dimostrare il fiuto di Weaver nel valutare i talenti. Ora avrà un'altra occasione buona per dimostrarlo: per la prima volta in oltre 50 anni (era il 1970), i Detroit Pistons sceglieranno per primi al Draft NBA. 

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