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Trae Young, playoff chiusi con numeri da superstar. "È solo l'inizio"

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Il leader degli Hawks è stato uno dei grandi protagonisti di questa post season. Young ha chiuso con 28.8 punti di media e 9.5 assist, diventando il sesto giocatore della storia a chiudere i playoff con oltre 25 punti e 9 assist. "È stato solo un inizio - ha detto dopo l'eliminazione in gara-6 con Milwaukee - abbiamo emozionato una città intera e vogliamo continuare così"

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Il dito alla bocca a zittire il Madison Squadre Garden dopo il  tiro decisivo in gara-1 - la prima della sua carriera nei playoff - l'inchino dopo il canestro dal logo nella decisiva gara-5, gli 'shimmy' esibiti contro Milwaukee. Trae Young non ha fatto nulla per passare inosservato in questa post season, riuescendoci benissimo. Nonostante l'uscita in finale di conference contro i Bucks è stato e resterà uno dei grandi protagonisti dei playoff NBA 2021. È nata una stella potremmo dire, una stella un po' strafottente, ma dall'immenso talento e con una grande personalità. "Per me è stato frustrante non essere al 100% nella gara decisiva della serie, così come doverne guardare due dalla panchina, in borghese", ha commentato la star degli Hawks. Che poi ha aggiunto: "Arrivare in finale NBA è dannatamente duro. Basta guardare a Ovest, e vedere un giocatore come Chris Paul dover aspettare 16 anni per riuscirci. Anche i Bucks erano già stati vicini all'obiettivo in un paio di occasioni. Lo stesso ora varrà per noi, dall'anno prossimo". 

 

Momenti 'teatrali' a parte Young ha chiuso la post season con numeri impressionanti: 28.8 punti di media e 9.5 assist per lui, diventando così il sesto giocatore della storia NBA a mettere a referto almeno 25 punti e 9 assist nei playoff (su un minimo di 10 partite), il primo a riuscirci dopo LeBron James nel 2018. Lo ha fatto tirando con il 41.8% dal campo, il 31.3 da tre e l'86.6 ai liberi, aggiungendo 2.8 rimbalzi e 1.3 palle rubate a sera in 37.7 minuti sul parquet.

 

Numeri che sarebbero potuti essere anche migliori, così come il cammino di Atlanta, se non fosse stato fermato da un infortunio al piede destro nel terzo quarto di gara-3 contro Milwaukee. Due partite saltate per Young e il rientro in gara-6 in non perfette condizioni, con solo 14 punti a referto e un inusuale 0/6 dall'arco, che ha pesato sulla sconfitta degli Hawks.

Il bilancio resta comunque positivo, anche in proiezione futura, come ha spiegato lui stesso dopo l'eliminazione. "Sento che questo è solo l'inzio - ha detto - abbiamo fatto tantissimo in questa stagione, ma i giovani nello spogliatoio, tutti, sentiamo che è solo un punto di partenza. Abbiamo emozionato una città e vogliamo continuare così. Abbiamo talento, abbiamo ragazzi che ce la possono fare, lo abbiamo dimostrato in vari momenti. Non è facile, ma essere arrivati fin qui in fretta, alla prima occasione, credo che ci aiuterà". Sul suo incredibile percorso personale ha invece commentato "Non mi interessano i riconoscimenti individuali, mi interessa solo vincere. La cosa importante è quella che ho detto ai tifosi a fine partita "We'll be back" ('ritorneremo'), ci credo con tutto il mio cuore". 

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