NBA, Steve Kerr: "Wiseman resterà con noi a lungo: può diventare il nostro Deandre Ayton"
NBAL'allenatore di Golden State per l'ennesima volta spende parole di stima per il proprio giovane centro, a suo avviso intoccabile anche nelle operazioni di mercato che vogliono gli Warriors determinati a far arrivare sulla Baia un altro All-Star. "Non vedo una singola ragione per cui James non possa seguire il percorso fatto da Deandre Ayton", dice coach Kerr
Golden State, stando a sentire le voci che circolano attorno al mondo NBA, è destinata a essere una delle squadre più attive in questa offseason. Due scelte al primo giro (la n°7 e la n°14), giocatori giovani e di talento (Kelly Oubre, Andrew Wiggins, James Wiseman) che potrebbero far gola a tante squadre, il ritorno a pieno regime di Klay Thompson. E se da più parti si sente ripetere che le due scelte al primo giro in mano agli Warriors sono effettivamente sul mercato, come asset per raggiungere un'altra stella da aggiungere a un roster con Steph Curry, Dryamond Green e Thompson, dall'altra sembra sempre più forte l'impressione che di alcuni giovani talenti a roster Golden State non voglia separarsi. Ad esempio da James Wiseman, scelto alla n°2 soltanto un anno fa: "Sul lungo periodo la nostra idea è quello di sviluppare tutte le sue potenziali, perché possa diventare il nostro centro titolare per tanto, tanto tempo", ha ripetuto anche recentemente Steve Kerr. Che anzi, da spettatore interessato di queste finali NBA, ha visto in Deandre Ayton, il giovane centro dei Phoenix Suns, una bella pietra di paragone per il prodotto di Memphis che è chiamato ad allenare e sviluppare: "Ovviamente teniamo d'occhio i trend che nascono nella lega e una delle cose più interessanti di queste finali è il rendimento e l'utilizzo di Deandre Ayton", ha detto l'ex campione NBA (da giocatore) con la maglia dei Bulls e degli Spurs.
"Parlo con James [Wiseman] in continuazione, lo riempio di sms, sono così ispirato da quello che è stato in grado di fare Ayton che non vedo una ragione per cui James non può seguire il sentiero da lui tracciato". Parole di stima (e non sono le prime) che arrivano dall'allenatore degli Warriors verso il proprio centro, con cui Kerr ha usato in dosi quasi uguali bastone e carota durante il suo primo anno NBA. Mantenerlo a roster sembra oggi una priorità dei californiani, ma bisognerà vedere se le due scelte di primo giro siano sufficienti a portare sulla Baia quell'ultimo All-Star (Beal? Lillard? Simmons?) che potrebbe davvero riportare Golden State immediatamente in lotta per il titolo.