In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, a Phoenix hanno un dubbio: Chris Paul sta giocando infortunato?

NBA
©Getty

Anche in gara-5, nonostante una prestazione da 21 punti, 11 assist e una sola palla persa, alcune imperfezioni nel trattamento di palla assolutamente inusuali per lui hanno risollevato la questione che aleggia dal via della serie attorno alla point guard dei Suns: quanto sta influendo il danno al legamento della sua mano destra? C'è un problema anche alla mano sinistra? Tanto che qualcuno a Phoenix chiede un intervento radicale da parte di coach Monty Williams

Condividi:

A Phoenix c'è chi lo sostiene apertamente già da gara-4. Dopo aver visto Chris Paul, l'uomo soprannominato "the Point God", perdere 5 palloni (a fronte di "soli" 7 assist) nella quarta sfida di finale contro i Milwaukee Bucks, sulle colonne del quotidiano locale, l'Arizona Republic, si lasciava poco spazio ai dubbi: Paul non è il solito Paul, e quell'infortunio rivelato al termine della serie di finale a Ovest contro i Clippers (un legamento della mano destra parzialmente lacerato) evidentemente si fa ancora sentire. "Ho solo preso delle decisioni errate, e cercato passaggi sbagliati", il commento del n°3 dei Suns dopo gara-4 e anche se in gara-5 le palle perse sono tornate sotto controllo (solo una in 35 minuti, a fronte di 11 assist, un rapporto eccellente anche per i suoi straordinari canoni) il dubbio che Paul sia stoicamente nascondendo una condizione fisica tutt'altro che ottimale rimane. Anche alcune azioni di gara-5 - una partita comunque da lui conclusa con 21 punti e un ottimo 9/15 al tiro - hanno evidenziato diverse difficoltà nel controllo del pallone che hanno lasciato perplesso chi Paul lo conosce bene, e sa come comandi lo Spalding a suo totale piacimento. Per questo - come sostenuto sulle pagine del principale quotidiano di Phoenix - un CP3 non al massimo della condizioni è un giocatore che rischia di costare caro ai Suns e le sue difficoltà hanno portato anche una firma come Marc Stein (ex New York Times) ad avanzare dubbi sul suo status, citando però in questo caso un possibile infortunio al polso sinistro

Come Willis Reed nel 1970?

Piuttosto che vederlo soffrire in campo, qualcuno addirittura avanza per lui un ruolo alla Willis Reed: l'ingresso in quintetto, la carica emotiva ai compagni, ma poi un minutaggio limitato, lasciando spazio a un Cameron Payne che in questi playoff ha sempre risposto presente quando chiamato a dare il suo contributo. Non una decisione facile, e neppure una che con ogni probabilità coach Williams vorrà sperimentare (tanto meno in una gara-6 spalle al muro). Ma i dubbi sulla salute di Chris Paul rimangono, e forse bisognerà attendere la fine di queste serie finale per sapere tutta la verità al riguardo. Sempre che il n°3 dei Suns la voglia dire. 

leggi anche

Gallinari dice Phoenix: "CP3 si merita il titolo"