La prestazione al torneo Pro/Am di Seattle organizzato da Jamal Crawford (e il suo pianto a dirotto dopo gli 81 punti) sono diventati presto virali, attirando i commenti di tanti giocatori ed ex giocatori NBA che non si sono dimenticati del piccolo-grande uomo capace di trascinare i Celtics nei playoff 2017. E così su Thomas si è riacceso l'interesse di molte franchigie NBA, Lakers in testa
È andata così: Isaiah Thomas, giocatore che a Seattle è cresciuto e si è fatto conoscere, è andato a giocare nella lega Pro/Am organizzata ogni anno in città da Jamal Crawford, suo grandissimo amico. Assettato di pallacanestro, "IT" ha segnato 81 punti - record all-time per il torneo - e la sua prestazione (sepper estiva) non è passata inosservata soprattutto sui social network. Né la sua ritrovata capacità realizzativa, né le lacrime (copiose) catturate da un cellulare nel dopo partita, appoggiato alla parete dello spogliatoio, in un pianto a dirotto interrotto solo dalle parole "They gave up on me". Ed è proprio questo - l'idea che la NBA abbia ormai rinunciato a dare un'ultima chance al giocatore di Tacoma, l'idea che sia ormai considerato un ex, che non ci sia più un posto per lui nella lega - il cruccio più grande del giocatore che in maglia Celtics nella stagione 2016-17 aveva sfiorato i 29 punti a sera, trascinando Boston anche ai playoff. Un pianto che però lo stesso Thomas dal suo account Twitter ha voluto spiegare: "Le emozioni sono quelle accumulate in 4 anni in cui ho dovuto lottare ogni singolo giorno. E quando dico che la gente ha rinunciato a puntare su di me non parlo della lega, parlo del MONDO INTERO, DI CHI HA INFIERITO SU DI ME MENTRE ERO IN DIFFICOLTA'. Ma quando ami qualcosa fai tutto quello che è nelle tue possibilità per tornare a farlo. E io sono tornato. Non vi ho mostrato le mie emozioni perché possiate provare pena per me. Diavolo, proprio no!!! La mia vita è BELLISSIMA!! Vi ho mostrato quelle lacrime solo per farvi capire cosa si prova quando si dà tutto per qualcosa che si ama e ci si accorge che piano piano si sta tornando a un livello di pallacanestro che è quello che mi appartiene".
Un messaggio concluso con la solita sigla "TMC" che sta per "The Marathon continues", lo slogan reso famoso dal rapper Nipsey Hussle e che niente meno che LeBron James ha ripreso a sua volta commentando la storica prestazione di Thomas e i suoi 81 punti. "Yessir, killa! Continua così", con l'hashtag #TMC in coda al messaggio. Un tweet a cui lo stesso Thomas ha prontamente risposto ("Già lo sai, KING!!! Tra noi è solo amore. E io di certo non mi fermo") generando un botta-e-risposta dietro il quale più di un osservatore ha visto l'interesse del n°23 dei Lakers per tornare ad avere in squadra come suo compagno (dopo l'esperienza peraltro tutt'altro che riuscita a Cleveland) il piccolo-grande uomo di Tacoma, fuori dalla NBA dopo le sole tre gare disputate in maglia New Orleans Pelicans la stagione da poco conclusa.
leggi anche
I Pelicans non rinnoveranno Isaiah Thomas, per ora
Secondo una fonte autorevole come Marc Stein, ad esempio, i Lakers sarebbero proprio una delle squadre interessate a valutare l'inserimento a roster di Isaiah Thomas, e "il rapporto difficoltoso venutosi a creare nell'edizione 2017-18 dei Cleveland Cavs al fianco di LeBron James non sarebbe considerato un ostacolo a una sua possibile firma". Più di questo, invece, conclude Stein "è l'interrogativo se un giocatore come Thomas sia il candidato migliore per un ruolo da ultimo (o quasi) dei panchinari", come potrebbe accadere ai Lakers. Ma come direbbe lo stesso Thomas, questa free agency non è uno sprint ma una maratona, e la maratona, appunta, continua, così come la telenovela sul suo futuro.