NBA, LeBron e il soprannome King James: un suo amico spiega com’è nato
l'aneddotoDurante una nuova puntata di Uninterrupted, Randy Mims - uno degli storici amici di LeBron - ha raccontato come già durante il periodo trascorso all’high school, James avesse generato attorno a sé un’aura ipnotica, tanto da portare gli appassionati ad associargli il soprannome di “King”
Un marchio, un brand, una condanna. Il soprannome “King James” è diventato tutto questo e molto di più negli ultimi due decenni, da quando LeBron ha conquistato il mondo intero a suon di canestri. Una personalità magnetica, un campione fuori dal comune. Un vero e proprio “re” che sin dai primi anni all’high school ha dimostrato di essere in grado di sapersi caricare sulle spalle un soprannome così ingombrante. Ma quando si è affermato il marchio di “King” James? A raccontare un aneddoto a riguardo è stato Randy Mims, storico amico del giocatore dei Lakers, che ha spiegato: “Era già evidente dagli anni all’high school quanto fosse grande l’impatto di LeBron su chi lo seguiva e sui ragazzini poco più piccoli di lui che dopo la partita parlavano per tutto il tempo di “King James”. A un certo punto ho fermato uno di loro e gli ho chiesto: “Chi diavolo è King James? Di chi state parlando?”, e loro mi hanno risposto stupiti: “Davvero non conosci King James? Lui è LeBron James, diventerà il più forte di tutti”. Subito dopo sono andato nella sua camera d’albergo e gli ho detto: “Al piano di sotto sta succedendo la cosa più assurda che abbia mai visto: ci sono ragazzi che ti chiamano King James”, e lui ridendo mi ha risposto: “È così che mi dovranno chiamare d’ora in poi”. In quel momento ho realizzato che tutto stesse diventando un discorso serio”. Un destino in un nome, mantenendo la parola data.