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NBA, a New York e San Francisco scenderanno in campo solo giocatori vaccinati

CORONAVIRUS
©Getty

Le nuove leggi delle città di New York e San Francisco richiederanno a tutti — giocatori inclusi — di essere vaccinati per poter partecipare ad allenamenti e soprattutto partite nelle arene NBA, a meno di comprovate motivazioni mediche o religiose. Queste regole non valgono però per le squadre in trasferta, ma i giocatori di Knicks, Nets e Warriors dovranno avere almeno una dose del vaccino per poter scendere in campo

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Già la scorsa settimana la NBA internamente aveva imposto a tutti i membri a contatto coi giocatori — specificatamente allenatori, dirigenti o fisioterapisti — di essere necessariamente vaccinati per poter interagire a meno di 5 metri di distanza con i membri della squadra. Ma fino a questo momento si era fermata dall’imporre la vaccinazione ai giocatori, visto che è una discussione da dover affrontare con la NBPA, l'associazione dei giocatori. Ora però la situazione è cambiata: come riportato da The Athleticle città di New York e San Francisco, dove giocano tre squadre NBA come Knicks, Brooklyn Nets e Golden State Warriors, hanno recentemente approvato delle leggi che impediscono l’accesso ad eventi a larga scala (incluse quindi le arene NBA) o a palestre e luoghi di fitness a chiunque non abbia almeno una dose del vaccino (a New York) o non sia completamente vaccinato (a San Francisco per le persone sopra i 12 anni). Le uniche eccezioni previste sono per comprovate ragioni mediche o per motivazioni religiose.

Non solo New York e San Francisco: altre città potrebbero arrivare

Anche i giocatori di Knicks, Nets e Warriors quindi dovranno essere vaccinati per potersi allenare e scendere in campo nelle partite in casa, mentre per le squadre in trasferta — essendo sotto leggi di altri stati, ma molte altre città potrebbero presto seguire quanto deciso a NYC e SF — non ci sarà quest’obbligo. La NBA ha già chiesto alle sue 30 squadre di rendere noti alla lega i giocatori che non sono ancora completamente vaccinati, i quali avranno un trattamento diverso rispetto agli altri — ad esempio con posti separati negli spogliatoi oppure, come a Toronto, il non poter interagire con persone al di fuori del gruppo squadra o lasciare l’albergo per motivi che non siano allenamenti o partite. La lega ha imposto la data dell’1 ottobre a tutti i membri della squadra (giocatori esclusi) per potersi vaccinare in vista del via della stagione che comincerà il 19 ottobre, e almeno all’inizio della stagione verrà ancora richiesto di indossare la mascherina — anche se le panchine torneranno alla strutturazione “ridotta” pre-pandemia, richiedendo però espressamente l’equivalente di un Green Pass (vaccinazione o tampone negativo nelle precedenti 48 ore) a chiunque voglia comprare un biglietto per un posto entro 5 metri dalle panchine.