Mercato NBA: Joel Embiid&co. volevano fare visita a Ben Simmons, ma lui ha detto no
il retroscenaEmbiid, Harris e Thybulle avevano già prenotato il volo per Los Angeles, disdetto all’ultimo momento dopo che Simmons ha comunicato che non avrebbe accettato alcun incontro con i suoi (ex) compagni: l’All-Star australiano pensa già al post-Sixers; il problema è che vie di uscita e proposte sul mercato ancora non se ne vedono
I giocatori dei Sixers volevano recarsi a Los Angeles nei giorni scorsi per incontrare Ben Simmons e provare a convincerlo a raggiungerli a Philadelphia per l’ormai imminente inizio della stagione 2021-2022: un faccia a faccia che non è mai avvenuto perché l’All-Star australiano ha declinato l’invito, convinto della decisione presa. Joel Embiid, Tobias Harris, Matisse Thybulle e altri volti importanti dello spogliatoio della squadra della Pennsylvania avevano già prenotato il jet, prima di veder bloccata sul nascere la loro iniziativa. The Athletic, che ha raccontato i dettagli dell’ennesimo episodio di una telenovela che va avanti da oltre due mesi, ha sottolineato come sia stato Simmons ha stoppare quelli che in molti casi per lui sono ottimi amici e non solo (ex) compagni di squadra. Il Media Day Sixers è fissato per lunedì e Philadelphia ha visto fallire e andare a vuoto anche l’ennesimo tentativo di riconciliazione, forse l’ultima arma a disposizione della franchigia prima dell’inizio della stagione. Ben Simmons infatti sta già pensando al prossimo capitolo della sua carriera professionale e dunque, anche qualora fosse costretto dagli eventi a presentarsi in casa Sixers, non sarà certo il giocatore di qualche mese fa.
Resta dunque una domande e una questione, molto seria, sul tavolo: cosa succederà se non dovesse esserci nessuna trade prima dell’inizio della stagione? Restare lontano dalla squadra potrebbe giocare a favore dei Sixers, visto che in ogni modo Simmons continuerebbe a caricare tutta la pressione su di sé. Ritornare a parlare con la dirigenza e con i compagni invece potrebbe essere la chiave per organizzare, d’accordo con la squadra, un’eventuale cambio di casacca più a ridosso della trade deadline: decisione che in ogni modo danneggia e limita l’impatto di Philadelphia nel breve periodo - costretta probabilmente a rinunciare alla rincorsa per il secondo anno consecutivo alla vetta della Eastern Conference. Fosse soltanto quello il problema, sarebbe fin troppo facile da arginare, ma Daryl Morey e tutta la dirigenza dovrà trovare una soluzione per non svilire e svendere un patrimonio della franchigia.