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Team USA, Steve Kerr è il favorito per sostituire Gregg Popovich in panchina

TEAM USA

L’attuale allenatore dei Golden State Warriors sarebbe il favorito numero uno per succedere a Gregg Popovich, che ha lasciato l’incarico dopo l’oro a Tokyo. Lo storico coach degli Spurs sembra intenzionato a rimanere a San Antonio anche il prossimo anno, ma girano già i nomi dei suoi possibili sostituti agli Spurs

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Il nuovo capo di Team USA Grant Hill è stato chiaro: il successore di Gregg Popovich sarà un allenatore che ha già esperienza con la nazionale a stelle e strisce. Un requisito che riduce il nover di possibili successori a una decina di nomi, tra i quali però uno in particolare sembra essere in vantaggio: Steve Kerr. L’attuale allenatore dei Golden State Warriors è stato assistente di Popovich nel 2019 per la fallimentare spedizione ai Mondiali in Cina e lo scorso agosto per quella di successo alle Olimpiadi in Giappone, e secondo il giornalista Marc Stein sarebbe in pole position. “Ovviamente sarei interessato” aveva detto Kerr ad agosto a The Athletic. “Voglio dire, chi non lo sarebbe? Ma non ho idea di come andranno le cose, ci sono molti candidati meritevoli là fuori. Se verrò preso in considerazione sarà un grande onore”. Con tre titoli NBA nel suo palmares da allenatore e un record di 376-171 in regular season, Kerr avrebbe sicuramente tutte le carte in regola per un posto così prestigioso — oltre ad un’età perfetta (56 anni) per sovraintendere il programma per diversi anni a venire, per non parlare della sua capacità di comunicare con le stelle e gestirne gli ego.

Popovich rimane a San Antonio anche il prossimo anno?

Di anni invece Popovich ne compirà 73 il prossimo 28 gennaio, eppure non sembra avere alcuna intenzione di mollare. Di sicuro il leggendario coach dei San Antonio Spurs rimarrà al suo posto per la stagione che sta per cominciare, durante la quale dovrebbe superare il record di vittorie ogni epoca detenuto da Don Nelson distante solo 26 successi (1.310 contro 1.325), ma secondo quanto scritto recentemente da ESPN diverse fonti vicine a lui hanno detto che non si sorprenderebbero a vederlo in panchina anche per il 2022-23. Questo non significa però che non ci siano già i nomi dei suoi possibili successori: il più gettonato sembra essere Will Hardy, ora assistente di Ime Udoka ai Boston Celtics dopo dieci stagioni a San Antonio, ma anche un altro membro del “Popovich Tree” come Brett Brown è attualmente senza panchina. Rimane in corsa anche Becky Hammon, che sicuramente avrà le sue chance, mentre è un punto di domanda la posizione di Manu Ginobili, rientrato nella franchigia ma con un ruolo di consulente, e non è chiaro se sia sua intenzione avventurarsi in una carriera da allenatore o meno.

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