A 24 ore soltanto dalla tripla doppia contro i Pelicans, il leader degli Heat segna 32 punti e guida Miami alla vittoria contro Washington, meritandosi i cori di MVP da parte dei suoi tifosi: "Li ho sentiti, ma non mi interessano. L'unico nostro obiettivo qui è il titolo NBA"
È stato fuori tre partite per un problema alla caviglia ma, da quando è tornato in campo, la presenza di Jimmy Butler si è vista e si è sentita. Tripla doppia e vittoria contro i Pelicans solo 24 ore fa (31 punti, 10 assist e 10 rimbalzi con 10/18 al tiro), altri 32 con 10/19 più 5 assist e 4 recuperi nel successo dei suoi Heat contro Washington. Wizards che - con la sconfitta - si sono visti sorpassati in classifica proprio da Miami, salita al primo posto a Est in compagnia soltanto dei Brooklyn Nets. La quarta vittoria in fila e il rientro di Butler giustificano l'euforia attorno alla squadra di coach Spoelstra, che ha visto proprio il n°22 bersaglio di cori "significativi" da parte del pubblico della FTX Arena. "I cori di MVP? Li ho sentiti, certo che li ho sentiti - ha ammesso Butler - ma io davvero non ne ho bisogno. Tutto quello che inseguiamo qui è il titolo NBA, quella è la nostra unica preoccupazione: i riconoscimenti individuali se li possono tenere, a me davvero non interessano".
Il faccia-a-faccia con Tyler Herro
Quello che interessa il leader degli Heat è mantenere alto l'umore della sua truppa, come evidente anche in un divertente siparietto con Tyler Herro, a riposo per un problema al polso destro. Intercettato un pallone rientrando in difesa a 6 minuti circa dalla fine della gara, Butler lo affida a Lowry e poi continua la sua corsa proprio verso la panchina degli Heat, ritrovandosi faccia a faccia - da vero "bullo" - col suo giovane compagno, quasi sorpreso del fuori-programma offerto da Buter. Che è così, nel bene e nel male: prendere o lasciare.