Il centro camerunense ha saltato le ultime 8 partite dopo essere risultato positivo al Covid. Il bilancio dei Sixers la dice lunga sulla sua importanza per la squadra di coach Rivers: 2 sole vinte e fronte di 6 gare perse. Ma contro i Minnesota Timberwolves, il n°21 di Philadelphia dovrebbe finalmente tornare in campo
Dopo aver subìto 5 sconfitte in fila (e 6 delle ultime 8), i Philadelphia 76ers sembrano pronti a riabbracciare il loro leader, Joel Embiid. Il centro n°21 - assente le ultime 8 partite dopo essere risultato positivo al Covid-19 - pare difatti pronto al ritorno in campo, ritorno che potrebbe già avvenire nella gara di sabato contro i Minnesota Timberwolves (in un bel duello contro Karl-Anthony Towns). Per una squadra che nelle ultime settimane ha dovuto fare a meno anche di Tobias Harris (rientrato e poi subito tornato indisponibile per un problema all'anca sinistra), Matisse Thybulle e Isaiah Joe - ognuno di loro ha saltato 7 gare - il rientro di Embiid è fondamentale per tornare ad assestarsi ai piani alti della Eastern Conference, dove sono scivolati all'ottavo posto dopo una partenza lanciata che li aveva visto vincere 8 delle prime 10 gare disputate in stagione. L'ultima gara di Embiid prima dello stop per il Covid era stata la vittoria dei suoi Sixers sul campo dei Chicago Bulls e il centro camerunense era stato come suo solito dominante, chiudendo la partita con 30 punti, 16 rimbalzi, 4/5 da tre punti e anche 2 stoppate. Di questo contributo - attacco&difesa - ha bisogno coach Doc Rivers, che non vede l'ora di riabbracciare il suo n°21.