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NBA, New York Knicks, Kemba Walker torna in campo a Boston (29 punti): "Voglio giocare"

le parole
©Getty

L’ex giocatore dei Celtics, fuori squadra dal 26 novembre dopo le pessime prestazioni del primo mese di regular season, è tornato in campo da titolare a Boston a guidare il quintetto Knicks (privo di tutte le guardie causa COVID e infortunio). Una prestazione da 29 punti per Walker che spiega: “Merito di giocare, ma sono a disposizione della squadra: farò ciò che mi verrà richiesto”

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Con diversi giocatori fermati dal COVID (tra i quali buona parte delle guardie, da Quickley e Grimes, passando per McBride) e Derrick Rose ancora ai box causa infortunio alla caviglia, coach Thibodeau è stato costretto a tornare indietro sui suoi passi e a richiamare in squadra Kemba Walker - lanciato in quintetto in un match particolare per lui, la prima da ex a Boston dopo due anni (complicati) trascorsi indossando la maglia dei Celtics. Dopo le prime 18 partite da titolare, Walker era finito nel dimenticatoio dal 26 novembre e ai margini della rotazione per scelta tecnica, guardando da bordocampo le ultime 10 sfide dei Knicks che hanno schierato in campo ogni tipo di giocatore pur di non ricorrere a lui. Invece contro i Celtics è arrivata la miglior prestazione stagionale dell’ex All-Star di Charlotte: 29 punti, 5/11 dall’arco, 6 rimbalzi e 3 assist in una gara persa da New York contro Boston. Un colpo di coda che gli ha permesso di prendersi i microfoni e le attenzioni dei giornalisti a margine della sfida e dire: “Voglio giocare”. Chiaro, semplice, conciso, diretto.

Una vera e propria doppia gara della rivincita, sia contro i Knicks che contro i Celtics: “Non so cosa mi riserverà il futuro, ma sento di avere ancora tanto da poter dare. Non sono un giocatore finito”. Parole a cui ha dato seguito sul parquet giocando un grande terzo quarto: 17 dei suoi 29 punti totali sono arrivati in quella frazione, permettendo a New York di rimettere anche il naso avanti grazie alle sue giocate. A pesare però sul rendimento e sul futuro di Walker sono soprattutto gli infortuni, ma riposo e condizione fisica ideale ancora gli permettono di fare la differenza: “So che dovrei giocare, per questo non fatemi domande su questo. Mi sento bene, sono in ottima forma, ma a prescindere da tutto e dalla situazione nella quale mi ritrovo, continuerò ad allenarmi e a farmi trovare pronto. Sono qui per dare e fornire alla mia squadra qualunque cosa di cui abbia bisogno”. I compagni sono con lui - come dimostrato dall’affettuosa esultanza della panchina dopo le sue giocate - e anche coach Thibodeau non si è potuto esimere a fine gara: “Ha giocato davvero bene, una grande partita”, il suo stringato commento. “Vedremo in futuro come si metteranno le cose e capire che tipo di rotazione utilizzare. Lasciarlo fuori non è stato semplice, ma sono chiamato a prendere le decisioni migliori per la squadra, non a fare quelle più comode”. Insomma, una situazione tutti in divenire in casa Knicks.

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