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NBA, James Harden è tornato un mostro: "Le difficoltà sono alle spalle"

PAROLE
©Getty

Nelle due partite di Los Angeles James Harden è sembrato tornare ai livelli da MVP, dominando sul campo di Lakers e Clippers. "Le difficoltà di inizio stagione? Sono finite. Mi stavo già cominciando a sentire meglio, ma la pausa per il protocollo mi ha permesso di lavorare ancora di più e ora la fiducia è alle stelle. E adesso recuperiamo anche quattro titolari"

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Se c’erano dubbi sulle condizioni con le quali James Harden si sarebbe ripresentato in campo dopo dieci giorni di assenza, beh, sono stati fugati molto in fretta. Nelle due partite disputate dai Brooklyn Nets a Los Angeles contro i Lakers a Natale e ieri notte contro i Clippers, il Barba ha mostrato una versione di sé molto simile alla migliore possibile. Contro i gialloviola è arrivata una tripla doppia da 36 punti, 10 rimbalzi e 10 assist in 39 minuti; contro gli altri inquilini della nuova Crypto.com Arena ne sono arrivati 39 con 15 assist (entrambi massimi stagionali) e 8 rimbalzi, tirando col 60% dal campo e 4/9 da tre. Prestazioni che anche all’occhio hanno ricordato il James Harden di Houston, quello che sembrava essere sparito all’inizio di questa stagione in cui ha segnato meno di 20 punti in 12 delle prime 23 partite. "Sì, le difficoltà sono alle spalle. Proprio finite del tutto" ha detto Harden decisamente su di giri dopo il successo sui Clippers. "La fiducia in questo momento è alle stelle. Bisogna considerare che a questa squadra possiamo aggiungere KD, Kai [Kyrie Irving, ndr], LaMarcus e Joe Harris, che sono quattro dei nostri migliori giocatori. E la nostra fiducia in tutti gli altri è altissima".

Ci sono pochi dubbi che al completo i Nets siano la squadra più profonda della NBA, l’unica capace di sopperire all’assenza di una o più delle sue stelle (d’altronde Irving deve ancora fare il suo debutto stagionale). "Abbiamo tanti giocatori che possono entrare e avere un impatto sulla partita, trovando modi diversi per vincere le gare. Non sarà sempre bellissimo, non saremo sempre in grado di segnare, ma difensivamente siamo una squadra che non molla e che può spegnere gli avversari". Per il resto nella metà campo offensiva basta e avanza un Harden così, che nei dieci giorni di quarantena ha potuto lavorare sul suo fisico nella palestra che ha in casa ripresentandosi in condizioni scintillanti. "Avevo già cominciato a sentirmi meglio prima di essere fermato dalla pausa, o dal Covid, o dal protocollo, o dal periodo di riposo, come volete chiamarlo. Sarebbe potuta andare anche diversamente, ma in quel periodo mi sono concentrato sul mio corpo, sulla mia alimentazione, e ho potuto allenarmi con calma. Il mio corpo ne ha giovato enormemente". I risultati si sono visti, e ora il resto della NBA osserva preoccupato, anche perché Kevin Durant pare molto vicino al rientro.

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