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NBA, Westbrook non ci sta: "Critiche? Onestamente sto giocando bene"

LAKERS
©Getty

Dopo i tanti errori della partita di Natale, Russell Westbrook ha voluto alzare la voce rispondendo alle critiche ricevute: "Tutti vogliono dirmi cosa devo fare, ma io non ascolto nessuno. Onestamente ho giocato bene, solo che ci si aspetta che io faccia 25, 15 e 15 e non è normale. La gente deve capire che non è la normalità. Solo io so cosa vuol dire 'lasciare che Russ sia Russ'"

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La partita contro i Brooklyn Nets non è stata decisamente quello che speravano di ricevere per Natale i tifosi dei Los Angeles Lakers. I gialloviola hanno subito la quinta sconfitta consecutiva nonostante i 39 punti realizzati da LeBron James, e molte delle critiche per quel ko sono finite sulle spalle di Russell Westbrook, che ha chiuso in tripla doppia ma ha anche sbagliato 16 dei 20 tiri tentati, di cui 11 nella restricted area (pareggiando la sua peggior prestazione in carriera). Forse è anche per questo che all’indomani del ko contro i Nets l’MVP del 2017 ha voluto alzare la voce: "Tutti vogliono che io faccia una cosa, ma poi non vogliono che ne faccia un’altra" ha detto parlando con i media. "Onestamente, non me ne importa più di quello che la gente pensa che io debba fare o cosa vuole che io faccia". Un approccio che negli ultimi 14 anni gli ha permesso di diventare l’unico giocatore a viaggiare in tripla doppia di media per quattro stagioni, venendo nominato come uno dei migliori 75 giocatori nella storia NBA. Ma anche limitandosi solo a questa annata, Westbrook non sembra avere nulla da rimproverarsi: "Onestamente sto giocando bene. La conversazione si è concentrata enormemente su come gioco e come sto andando, ma la gente si aspetta da me che viaggi a 25-15-15 di media, che non è normale. Tutti devono capire che non è una cosa normale da fare in maniera continuativa". Se non altro Westbrook è sceso in campo in tutte le 34 partite di questa stagione, anche se a livello realizzativo (19.8 punti, peggior dato della carriera dal suo secondo anno in NBA) e di percentuali (46% dal campo, 31% da tre, 65% ai liberi) ci sarebbero i margini per fare molto meglio, così come le palle perse (4.6 a partita, solo James Harden fa peggio). "La gente dice 'Let Russ be Russ’ [lasciate che Russ sia Russ, ndr] ma nessuno capisce davvero cosa significa. Solo io lo so davvero. E continuerò a puntarci e a fare in modo di fare quello che ci si aspetta da me. Tutto quello che accade al di fuori dello spogliatoio, qualsiasi cosa sia, si sistemerà da sola". Tutti all’interno dei Lakers hanno continuato a dargli fiducia — da LeBron James a Anthony Davis fino a coach David Fizdale, in attesa che torni Frank Vogel —, ma già dalla prossima partita contro Houston bisognerà invertire la rotta.