NBA, Kyrie Irving torna ad allenarsi: "Felice di esserci, ho perso un sacco di tempo"
le paroleDopo quasi tre mesi d'assenza, Kyrie Irving ha fatto ritorno in palestra al fianco dei suoi compagni, cercando di riacquistare la condizione migliore in vista delle partite (rigorosamente in trasferta) che lo attendono: "La scelta di non vaccinarmi è apparsa come un gesto di distanza dal gruppo, ma non è così"
Le stagioni e le valutazioni cambiano, così come le opportunità dettate da una regular season letteralmente travolta dal contagio da Covid. Ne sia da esempio quanto accaduto a Kyrie Irving - non vaccinato escluso dal roster, poi reintegrato nel momento d’emergenza e subito contagiato dalla variante Omicron e infine tornato finalmente a disposizione dei Nets. Insomma, Irving farà parte dei Nets - almeno nelle partite in trasferta: “Ho capito la decisione presa da Brooklyn e l’ho rispettata: mi sono fermato a ragionare e a pensare quale fosse il punto di vista dalla prospettiva dei miei compagni, dei dirigenti e di tutti gli altri. Non essendo vaccinato, sembrava che non volessi far parte del gruppo, ma non è così”. Coach Nash ha spiegato che per rivederlo in campo ci vorranno almeno un paio di settimane per trovare la forma fisica migliore: “Ho perso così tanto tempo: è stato il mio primo vero giorno in palestra e mi sembra sia passata un’eternità dall’ultima volta. Sono tre mesi, anche meno, ma sono cambiate così tante cose. Quando invece mi è stato comunicato che sarei tornato in squadra, sono riuscito a malapena a prendere sonno per l’emozione”.
Irving non potrà giocare in casa, anche se guarito dal Covid
Tornare in campo è come “ricominciare ad andare in bicicletta”: certo, nel suo caso ci vorrà un po’ a prescindere dal suo stato di forma. Kyrie Irving infatti, nonostante la guarigione dopo il contagio da Covid, non potrà lo stesso scendere in campo al Barclays Center - visto che le regole richiedono almeno una dose di vaccino e non riguarda persone appena guarite. Brooklyn dunque sarà impegnata nelle prossime tre sfide casalinghe, con la prima in trasferta prevista per la notte tra il 5 e il 6 gennaio contro i Pacers a Indianapolis. Dovesse saltare quella, Irving dovrà poi aspettare un’altra settimana per scendere in campo a Chicago: l’inizio di una striscia di match lontano da Brooklyn che potrebbe finalmente vederlo protagonista.