NBA, Joel Embiid predica calma: "Mercato? Non c’è alcuna fretta di cambiare"
PAROLEDopo la bella vittoria contro Boston, Joel Embiid ha commentato lo stato dei Philadelphia 76ers, che molti vedono protagonisti del mercato per cedere Ben Simmons e non sprecare un anno del prime del centro. Ma il camerunense ha altre idee: "Con me in campo abbiamo un record di 21-9: se siamo in salute e facciamo quello che sappiamo fare, abbiamo tutto quello di cui c’è bisogno per vincere. Non c’è fretta di cambiare nulla"
Uno dei motivi per cui in molti si aspettano che i Philadelphia 76ers scambino Ben Simmons entro la deadline del mercato è la carta di identità di Joel Embiid. A 27 anni compiuti, il centro camerunense è negli anni migliori della sua carriera e ormai da un paio di stagioni è tra i candidati al premio di MVP, riconoscimento che avrebbe potuto conquistare lo scorso anno se non fosse stato frenato da diversi infortuni, giocando solo 51 delle 72 partite previste e finendo al secondo posto alle spalle di Nikola Jokic. Embiid sta continuando a giocare da MVP, come dimostrato anche stanotte contro i Boston Celtics battuti dai suoi 25 punti con 13 rimbalzi e 6 assist, ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare non ha tutta questa fretta di vedere la sua dirigenza muoversi sul mercato per cedere Simmons e portare in squadra uno o più giocatori immediatamente. "Quando abbiamo la maggior parte del roster a disposizione, e in particolare io sono in quintetto, il nostro record è di 21 vittorie e 9 sconfitte. Non è male: è in linea con i migliori record della NBA. Questo mi dice che dobbiamo solo rimanere in salute e continuare a fare quello che stiamo facendo". E secondo Embiid quanto mostrato finora non è nemmeno il meglio: "Non abbiamo nemmeno giocato la nostra miglior pallacanestro. Ci mancano giocatori che potrebbero davvero darci una mano. Perciò non c’è fretta di cambiare nulla: abbiamo tutto quello che ci serve per vincere. Continueremo a spingere, io sono felice così".
Embiid: "Con tutti al meglio, ce la giochiamo con chiunque"
In effetti i numeri dicono che con Embiid in campo i Sixers hanno vinto il 70% delle loro partite, battendo gli avversari di quasi 7 punti su 100 possessi nei minuti in cui è stato schierato. Che basti quindi la formula con un solo All-Star invece che due per giocarsela fino in fondo? La risposta di Embiid è sì, ma a una condizione: "Dobbiamo essere tutti al nostro meglio. Quando lo siamo, possiamo battere chiunque. Lo abbiamo già dimostrato un paio di volte quest’anno. Abbiamo bisogno di continuità da parte di tutti, a partire da me ma anche Tobias, Tyrese, Seth, Danny e tutti i quelli che escono dalla panchina, oltre a ritrovare Shake [Milton] in salute. Se giochiamo insieme ogni singola sera, andrà tutto per il meglio".Un messaggio tanto alla dirigenza quanto al resto della NBA: i Sixers non sentono l’urgenza di fare nessun movimento né in entrata (per scambiare Simmons, per il quale continuano a rifiutare offerte) né in uscita (per scaricare il contratto di Tobias Harris, come si rumoreggia da qualche tempo). O almeno così la pensa il leader del roster: ora sta a quello della dirigenza Daryl Morey decidere se sia davvero così da qui al prossimo 10 febbraio.