Mercato NBA, per loro non è finito: i 20 candidati al buyout
Dopo la fine del mercato degli scambi, rimangono in sospeso numerose decisioni riguardanti i possibili buyout, giocatori che concorderanno di risolvere il loro contratto in scadenza per poter diventare free agent e giocare il resto della stagione in una squadra da playoff. Ecco i 20 candidati principali scelti da John Hollinger di The Athletic
JOHN WALL | HOUSTON ROCKETS
La questione è semplice: a quanti soldi è disposto a rinunciare John Wall pur di tornare in campo? E quanti ne potrebbe recuperare firmando per un’altra squadra? I 47 milioni della sua player option per il prossimo anno sono una somma gigantesca e impareggiabile per qualsiasi squadra, ma un altro anno seduto sul divano è altrettanto insostenibile
GARY HARRIS | ORLANDO MAGIC
Molte squadre lo avrebbero voluto, ma non ai 20.4 milioni del suo accordo attuale. Dovesse trovare l’accordo per liberarsi da Orlando, ci sarebbe la fila per prenderlo — in particolare a Boston, dove hanno cinque spazi vuoti a roster da dover riempire il prima possibile
GORAN DRAGIC | SAN ANTONIO SPURS
Il buyout non è arrivato da Toronto ma con ogni probabilità lo otterrà da San Antonio, visto che non avrebbe davvero alcun senso scendere in campo per gli Spurs Il 35enne è apparso in difficoltà nelle ultime stagioni post-bolla di Orlando (dove era il miglior realizzatore degli Heat), ma in uscita dalla panchina è un’opzione solida. A Dallas ci sarebbe un altro sloveno a braccia aperte che lo attende da mesi
ERIC BLEDSOE | PORTLAND TRAIL BLAZERS
Non è scontato che venga tagliato subito, complici i 3.9 milioni garantiti del prossimo anno che potrebbero renderlo utile in qualche scambio. Ma vederlo in campo è altrettanto improbabile, aprendo le discussioni per il buyout.
ROBIN LOPEZ | ORLANDO MAGIC
A Orlando non ha più senso che rimanga (forse non aveva senso nemmeno che ci firmasse, ma è un’altra storia) e diverse squadre in cui è già stato come Chicago o Milwaukee potrebbero farne buon uso, pur al netto di tutti i suoi evidenti limiti
CORY JOSEPH | DETROIT PISTONS
Sta tirando con un sorprendente 43% da tre punti dopo una carriera da 34% al massimo. Però ha dimensioni, difende e qualcuno potrebbe anche arrivare a crederci, al netto di una player option da 5 milioni per il prossimo anno
ENES FREEDOM | HOUSTON ROCKETS
Neanche il tempo di leggere il tweet del suo passaggio a Houston ed è subito stato tagliato, quindi riceverà tutti i soldi del suo contratto precedente e potrà firmarne uno nuovo. Le difficoltà sono evidenti ormai da anni, ma per fare a botte in area può tornare comodo
TRISTAN THOMPSON | INDIANA PACERS
Non faceva parte del futuro dei Kings e lo stesso vale a maggior ragione per i Pacers. Prende ancora rimbalzi, ma contributo offensivo e mobilità laterale sono ormai pari a zero
PAUL MILLSAP | PHILADELPHIA 76ERS
Inserito nello scambio Harden dopo mesi di rottura con i Nets, nelle 24 partite in cui è stato in campo non ha avuto alcun impatto. Lo scorso anno era ancora utile ai Nets, ma la fine sembra vicina per il veterano 36enne
MIKE MUSCALA | OKLAHOMA CITY THUNDER
Da tempo ormai preferisce la comodità di OKC piuttosto che cercare fortune altrove, anche se potrebbe tornare utile col suo tiro da fuori. Ha però una player option per il prossimo anno, perciò il taglio diventa improbabile
TOMAS SATORANSKY | SAN ANTONIO SPURS
Doveva dare esperienza e stabilità ai Pelicans, ha finito per essere scambiato due volte in due giorni. Gli Spurs non hanno motivo di tenerlo, perciò potrebbero fargli un favore e lasciarlo andare. Volendo a Washington, dove lo hanno già avuto, sono un po’ corti nel reparto guardie
DREW EUBANKS | TORONTO RAPTORS
Eubanks si aggiunge alla schiera di 5 nel roster dei Raptors di cui Nick Nurse non si fida, non si è mai fidato o non si fiderà mai, andando a prendere posto tra Khem Birch e Chris Boucher. Eubanks serviva per far funzionare lo scambio Dragic-Young, ma non ha senso rimanere a Toronto
BEN MCLEMORE | PORTLAND TRAIL BLAZERS
Con l’arrivo di Keon Johnson dai Clippers e una stagione ormai formalmente data per persa, McLemore potrebbe tornare utile a qualche squadra (i Lakers?) per aggiungere un tiratore sul perimetro
DJ AUGUSTIN | HOUSTON ROCKETS
I Rockets hanno già dovuto tagliarlo per far spazio ai giocatori arrivati da Boston, liberando così un playmaker esperto seppur sottodimensionato. Qualcuno ha bisogno di un backup della point guard?
KEVIN KNOX | ATLANTA HAWKS
Arrivato nello scambio Reddish, ora giace sul fondo della panchina di Atlanta con zero possibilità di vedere il campo. Avrebbe senso chiedere lui stesso di essere ceduto per andare a giocare altrove (Orlando? Portland?) e trovare un modo di chiudere degnamente la sua terza stagione di una carriera giunta al capolinea
JARRETT CULVER | MEMPHIS GRIZZLIES
Allo stesso modo di Knox, anche Culver ha bisogno di raddrizzare la sua carriera visto che a Memphis la rotazione è pienissima nel suo ruolo
JUANCHO HERNANGOMEZ | UTAH JAZZ
Ha giocato solamente 147 minuti tra Boston e San Antonio, un motivo ci sarà. Un buyout potrebbe far risparmiare molti soldi ai Jazz in termini di luxury tax, con la possibilità per lo spagnolo di tornare in Europa dove sarebbe giocatore di livello
KEVIN PANGOS | CLEVELAND CAVALIERS
Anche Pangos, dopo aver fatto bene in Europa, sembra pronto al ritorno nel Vecchio Continente dopo un anno perso sul fondo della panchina dei Cavs
MICHAEL CARTER-WILLIAMS | ORLANDO MAGIC
Già tagliato dai Magic, doveva rimanere fuori solo “qualche mese” dopo un’operazione chirurgica alla caviglia e non si è più saputo niente di lui. E dire che in casa da qualche parte ha ancora il premio di Rookie dell’Anno del 2013
E’TWAUN MOORE | ORLANDO MAGIC
Simile a MCW, anche lui già tagliato, non è mai sceso in campo per una distorsione al ginocchio alquanto sospetta. Se sta in piedi, val bene un decadale