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NBA, possibile espansione in futuro a Seattle e Las Vegas: LeBron James coinvolto?

ESPANSIONE
©Getty

Secondo il giornalista Bill Simmons di The Ringer, la NBA avrebbe in programma in futuro un’espansione di due ulteriori franchigie a Seattle e a Las Vegas. Quest’ultima vedrebbe il coinvolgimento del Fenway Sports Group di cui LeBron James è socio di minoranza, con un ingresso di James come uomo immagine della nuova franchigia — in campo e fuori

Sono passati 18 anni dall’ultima volta che la NBA ha aggiunto una squadra al proprio campionato: era il 2004 e la squadra di Charlotte, allora chiamata Bobcats, fece il proprio ingresso nella National Basketball Association. Da quel giorno in poi, complice anche lo spostamento dei Seattle Supersonics a Oklahoma City per diventare i Thunder, si è parlato molto spesso di una possibile ulteriore espansione della lega, in primis per riportare una franchigia in un mercato di riferimento come Seattle. Ma qualcosa sta effettivamente per muoversi: secondo quanto detto da Bill Simmons di The Ringer nel suo podcast, avrebbe delle informazioni "dall’interno" su una possibile espansione anche a Las Vegas oltre che nello stato di Washington. "Penso che la lega si espanderà a Vegas e a Seattle, e nel primo caso sarà coinvolto il Fenway Sports Group che ha già il Liverpool, ha comprato i Penguins e gira attorno a diverse squadre NBA ormai da tempo" ha detto Simmons. E nel FSG ha delle quote di minoranza anche LeBron James, motivo per il quale fare 2+2 diventa pressoché immediato: "Se dovessi scommettere su un scenario futuro, è che LeBron verrà coinvolto con l’avvio di quella franchigia, facendolo diventare il volto di riferimento della squadra" ha continuato Simmons. "LeBron vuole essere il proprietario di una franchigia, vuole guidare una di quelle squadre. È già successo con Jordan e penso che la lega voglia fare lo stesso con LeBron. Non so come funzionerà dal punto di vista cestistico, non so se farà in tempo a giocare per quella squadra o se ci giocherà per due anni per poi entrare nel gruppo di proprietari, ma terrei d’occhio quella situazione a Vegas".

Il ruolo della NBA nell’espansione verso i due nuovi mercati

Uno scenario che ha motivazioni ovviamente economiche: "Anche la NBA avrebbe interesse a un’espansione in questo momento: le due franchigie porterebbero 6.5/7 miliardi di dollari da spartire tra i 30 proprietari, praticamente un assegno da 200 milioni ciascuno, coprendo molte delle perdite degli ultimi due anni dovute al Covid. Potrebbero anche impedire alle nuove squadre di ricevere i soldi dei diritti tv per due o tre anni come è già stato fatto in passato, così da doversi dividere la torta tra 30 squadre invece di 32 ancora per qualche tempo. Nei circoli delle persone ricche se ne parla ormai da un po': uno dei motivi per cui Minnesota è stata ‘lasciata andare’ a quel prezzo è perché in molti già sanno che ci saranno altre due squadre su cui investire e per le quali vale la pena aspettare".

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