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NBA, infortunio Steph Curry, parla Marcus Smart: "Non sono un giocatore sporco"

le parole
©Getty

La distorsione al legamento del piede di Stephen Curry tiene con il fiato sospeso la dirigenza Warriors e ha fatto arrabbiare non poco giocatori e staff tecnico di San Francisco. Parole d'accusa rivolte verso Marcus Smart che ha replicato: "Mi conoscete: non sono un giocatore sporco, sono soltanto uno che lotta sul parquet"

INFORTUNIO CURRY: L'ESITO DEGLI ESAMI

Potrebbe tornare in campo per l’inizio dei playoff: la frattura al piede è stata scongiurata, ma la situazione Steph Curry continua a far preoccupare non poco i Golden State Warriors per il loro proseguimento di stagione. Non averlo a disposizione fa tutta la differenza del mondo, a partire dalla corsa al miglior piazzamento playoff da parte della squadra di San Francisco. Un “incidente di percorso”, uno scontro di gioco che a detta di molti - a partire da coach Steve Kerr - è dovuto anche all’atteggiamento tenuto da Marcus Smart sul parquet. Il giocatore di Boston, dopo ore di silenzio, ha deciso di spiegare la sua posizione ai giornalisti: “Non stavo guardando Curry, avevo gli occhi fissi sulla palla: ho cercato solo di intervenire e di fare una giocata… sfortunatamente sono finito anche contro il suo piede ed è successo quello che è successo. Sono sicuro che tutti inizieranno a definirmi come un giocatore sporco, ma ormai gioco da anni in NBA e sapete che tipo di giocatore sono: lotto su ogni pallone, non esco dal parquet senza aver dato tutto quello che ho dentro. I miei compagni e i miei colleghi sanno qual è il mio atteggiamento: non sono un giocatore sporco, uno di quelli che fa dei colpi bassi”. Draymond Green - e non solo lui - non sembrano particolarmente d’accordo con quanto sottolineato, in una polemica a distanza che andrà sicuramente avanti nelle prossime settimane.