Playoff NBA, risultati della notte: Warriors e Sixers sul 2-0, Dallas pareggia con Utah
Tre vittorie casalinghe nella notte dei playoff NBA. I Dallas Mavericks si riportano in parità nella serie contro gli Utah Jazz grazie ai 41 punti di Jalen Brunson per sopperire all’assenza di Luka Doncic. Nessun problema invece per Philadelphia e Golden State: i Sixers hanno regolato Toronto con i 31 punti e 11 rimbalzi di Joel Embiid, gli Warriors hanno travolto Denver con 34 punti in 23 minuti di Steph Curry e i 50 della coppia Poole-Thompson. Entrambe le serie sono ora sul 2-0
DALLAS MAVERICKS-UTAH JAZZ 110-104 (SERIE 1-1) | Dopo il 9/32 da tre punti di gara-1, i Dallas Mavericks ritrovano la mira dalla lunga distanza e rimontano da -10, pareggiando la serie contro gli Utah Jazz. Merito di una frazione finale da 33-23 per i padroni di casa, che anche senza Luka Doncic (le cui condizioni sono in miglioramento) riescono a punire le scelte difensive degli avversari, in particolare con una serata da 22/47 da tre punti — nuovo record di franchigia ai playoff
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A "fare il Doncic” ci pensa Jalen Brunson, che firma il suo massimo in carriera in post-season da 41 punti con 8 rimbalzi e 5 assist, tirando 15/25 dal campo di cui 6/10 dalla lunga distanza. Ancora meglio di lui, almeno da tre punti, fa Maxi Kleber: dopo aver anticipato al suo compagno di squadra Dorian Finney-Smith che avrebbe "lasciato andare almeno 10 triple”, il tedesco ha fatto ancora meglio mettendone 8 delle 11 tentate per 25 punti finali, dando una grossa mano ai Mavs per riportarsi in parità nella serie
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Utah si fa sfuggire dalle mani una partita che sembrava avere ormai in cassaforte, senza chiudere i conti in un ultimo quarto da 10/24 al tiro per appena 23 punti. Donovan Mitchell ha avuto bisogno di 30 tiri (13 a segno) per segnare 34 punti, seguito dai 25 di Bojan Bogdanovic e dai 21 dalla panchina di Jordan Clarkson per mettere in moto l’attacco dei Jazz, con un Rudy Gobert da 8 punti e 17 rimbalzi in poco meno di 38 minuti di gioco. La serie si sposta ora a Salt Lake City, dove i Jazz hanno vinto le ultime 11 partite contro Dallas: ma ci sarà Luka Doncic?
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PHILADELPHIA 76ERS-TORONTO RAPTORS 112-97 (SERIE 2-0) | Altra vittoria dominante per Philadelphia, che tocca anche il +27 nel corso di gara-2 e si porta sul 2-0 nella serie gestendo ogni tentativo di rimonta dei Raptors. Gli ospiti hanno provato ad alzare il livello di fisicità con sei falli e un doppio tecnico per Anunoby ed Embiid nei primi minuti di gioco, ma privi di Scottie Barnes (e di un febbricitante Gary Trent Jr. nel secondo tempo) non sono riusciti a opporsi allo strapotere del candidato MVP
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Dopo un inizio di partita in cui i Raptors hanno provato a metterla sul fisico, Embiid ha cominciato a dominare come ci ha abituati nel corso di questa stagione, chiudendo con 31 punti e 11 rimbalzi con 9/16 dal campo e 12/14 ai liberi, prendendosi a male parole con Nick Nurse nel corso dell’ultimo quarto per i tanti fischi a favore. Ancora benissimo Tyrese Maxey (23 punti, 9 rimbalzi e 8 assist) e Tobias Harris in doppia doppia (20+10), sopperendo a un James Harden sotto controllo da 14 punti, 6 rimbalzi e 6 assist con 3/9 al tiro in 41 minuti
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Non si può certo dire che Toronto non ci abbia provato, rientrando anche fino al -11 nel corso dell’ultimo quarto in un disperato tentativo di rimonta. I 26 punti di OG Anunoby e i 20 a testa di Pascal Siakam e Fred VanVleet non sono però bastati per pareggiare la serie, con la guardia incappata in una serata da 7/23 al tiro con 5/16 dalla lunga distanza. Nelle prossime due gare in Canada (dove mancherà Matisse Thybulle per i Sixers) i Raptors dovranno vincere se vogliono tenere aperta la serie
GOLDEN STATE WARRIORS-DENVER NUGGETS 126-106 (SERIE 2-0) | Golden State regola Denver per la seconda volta su due, tenendo a bada i bollenti spiriti di Nikola Jokic e portandosi sul 2-0 nella serie con un’altra prova convincente. Merito del parziale di 16-0 nel secondo quarto per cancellare uno svantaggio di 12 lunghezze e del terzo quarto da 44-30 per volare a +20 e tenere il match sotto controllo, grazie soprattutto alle magie del terzetto Curry-Poole-Thompson capace di segnare 31 dei 52 tiri tentati con 13 triple a segno
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Jordan Poole e Klay Thompson cominciano di nuovo in quintetto firmando 50 punti in coppia (29 per il primo e 21 per il secondo), ma meglio di tutti fa uno Steph Curry scatenato nel ruolo di sesto uomo. Con meno di 23 minuti a disposizione per dare il suo contributo, il due volte MVP ha messo assieme una prova sensazionale da 34 punti con 12/17 al tiro e 5/10 da tre punti, prendendosi addirittura il lusso di sbagliare due tiri liberi (5/7). Ora come ora resta da capire solo quando tornerà in quintetto, ma è un bel problema da avere per coach Kerr
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Di problemi ce ne sono invece moltissimi in casa Denver, a partire da un Nikola Jokic che al netto della sua doppia doppia da 26 punti e 11 rimbalzi è sembrato particolarmente nervoso per tutta la partita, esplodendo poi a 7 minuti dalla fine in proteste che gli sono valse il secondo fallo tecnico e l’espulsione dal match a gara ormai compromessa. Insieme a lui chiudono a quota 12 Will Barton, Monte Morris e Bones Hyland, ma i Nuggets non sembrano averne abbastanza per tenere il passo di questi Warriors
Questa la situazione nel tabellone dei playoff dopo le partite della notte. Questa notte su Sky Sport NBA a partire dalle 4.00 (e in replica mercoledì nel corso della giornata) da non perdere la sfida tra Phoenix e New Orleans, impegnate in una importantissima gara-2 che può già indirizzare la serie
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