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Playoff NBA, DeMar DeRozan mantiene la parola: 41 punti in faccia a Giannis

IL PROTAGONISTA
©Getty

Dopo aver promesso tutt’altro rendimento dopo la pessima gara-1, DeMar DeRozan ha mantenuto la parola data realizzando il suo massimo in carriera ai playoff da 41 punti, trascinando i Chicago Bulls al pareggio nella serie. E ben 8 dei suoi 16 canestri sono arrivati contro Giannis Antetokounmpo, che non è riuscito ad arginare la stella degli avversari

DeMar DeRozan lo aveva garantito: "Non mi vedrete più tirare così male come fatto stasera". Le sue parole dopo gara-1 erano state accolte con una buona dose di scetticismo, visto il modo in cui i Milwaukee Bucks avevano tenuto sotto controllo lui e l’attacco dei Chicago Bulls costringendolo a un terribile 6/25 dal campo per appena 18 punti, ma si sono dovuti ricredere. La stella dei Bulls in gara-2 ha fatto quello che ha voluto, segnando 16 dei 31 tiri realizzati con un perfetto 9/9 dalla lunetta e senza aver bisogno del tiro da tre (0/2). I suoi 41 punti finali rappresentano il suo massimo in carriera ai playoff, mettendo la ciliegina su una stagione in cui DeRozan si è (ri)guadagnato il rispetto di tutta la lega. "Ho rivisto tutti i tiri che ho sbagliato in gara-1, ma la maggior parte erano tiri che normalmente segno" ha detto dopo gara-2. "Non lascerò mai che un errore mi impedisca di prendermi il prossimo tiro o che influisca sulla mia aggressività. Sapevo che stasera non sarebbe capitato di nuovo".

DeRozan è solamente il quinto membro dei Chicago Bulls a realizzare 40 o più punti ai playoff: insieme a lui anche Flynn Robinson nel 1968, Ben Gordon nel 2009 e Derrick Rose nel 2011, oltre a tale Michael Jordan che ci è riuscito… 38 volte. A rendere ancora più impressionante la prestazione di DeRozan è però anche il modo in cui si è procurato tutti quei punti, segnando 14 dei suoi canestri di serata dal palleggio su 27 tentativi, più di tutti i Milwaukee Bucks messi assieme. E per di più ha tirato 8/9 quando marcato da un difensore del calibro di Giannis Antetokounmpo, sfidandolo anche al ferro sull’ultimo possesso offensivo della gara (dopo due rimbalzi toccati dai suoi compagni di squadra) per portare i Bulls da +3 a +5, chiudendo di fatto i conti. Nel corso della sua carriera Antetokounmpo non aveva mai visto un avversario segnargli 8 canestri in faccia, e non ha lesinato complimenti per DeRozan: "È un grande giocatore, molto difficile da marcare perché vuole prendersi tutti i tiri dalla media distanza. Ha grande ritmo e tempismo quando si prende quei tiri: li ha messi in regular season e li ha messi stasera. Ma alla fine dei conti la mia sensazione è che gli abbiamo contestato ogni tiro. Non è che lo abbiamo lasciato libero. Noi abbiamo fatto il nostro lavoro, ma a volte può non bastare". Ora Milwaukee dovrà vincere a Chicago per riprendersi il fattore campo, ma soprattutto dovrà trovare il modo di arginare un DeRozan on fire.