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Playoff NBA, Karl-Anthony Towns non fa mai canestro: terribile prestazione contro Memphis

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©Getty

Soltanto otto punti realizzati con quattro tiri tentati per Karl-Anthony Towns in una complicata gara-3 per Minnesota - avanti anche di 26 lunghezze, prima di sprofondare sotto i colpi dei Grizzlies. Una prova di immaturità da parte del gruppo e del centro All-Star dei T'Wolves, che respinge le accuse e spera di rifarsi in gara-4

“Perché hai preso soltanto quattro conclusioni nel corso di gara-3?”. È inevitabile che arrivi una domanda del genere in conferenza stampa: lo sa bene Karl-Anthony Towns, che nel corso del secondo quarto - pizzicato dalle telecamere e dal microfono che lo ha seguito per tutto il match, celebrava felice il “ritorno in Minnesota” di una squadra che a quel punto della sfida aveva dominato la prima parte di gara. “Ora dobbiamo soltanto andarcene a casa, bere un po’ di vino e aspettare che passi la giornata. Dobbiamo fare un lavoro di decompressione”, spiega  Towns non volendo approfondire la questione tentativi dal campo. “Dobbiamo tornare a casa e ricordarci perché siamo arrivati fin qui, cosa ha portata anche me su un palcoscenico del genere”. Avanti di 26 punti nel secondo quarto e di 25 nel terzo, i T’Wolves si sono fatti rimontare due volte, nonostante i 28 punti segnati approfittando delle 18 palle perse Grizzlies. Memphis ha giocato male e a ha completato la terza rimonta più larga nella storia playoff: c’è chiaramente qualcosa che non va, a partire da Karl-Anthony Towns.

In parte limitato dai cinque falli commessi che lo hanno costretto - soprattutto nel quarto periodo - a restare a lungo seduto in panchina, Towns ha chiuso la partita con otto punti a referto e tirando 3/4 dal campo, con un solo doppio viaggio in lunetta. Il problema è il non aver provato a incidere nel corso dei 33 minuti trascorsi sul parquet. Un dato che rende bene l’idea: dei nove giocatori della rotazione T’Wolves che hanno messo piede in campo, soltanto Taurean Prince ha preso meno conclusioni di lui - inaccettabile per un All-Star in una gara-3 playoff così importante, in casa, con un vantaggio in doppia cifra per oltre mezz’ora a disposizione da dover difendere. “Questa è una sconfitta che fa male”, spiega a fine gara. “Dobbiamo ritrovarci, fare gruppo e farci trovare pronti per gara-4”.

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Towns e il riscatto playoff, a questo punto necessario

In quasi tre casi su quattro, la squadra che vince gara-3 e si porta 2-1 nella serie conquista poi la qualificazione al turno successivo: un’indicazione importante che dà il senso di quanto sia rilevante il passo falso dei T’Wolves - con Towns che già in gara-2 aveva inciso poco e giocato male una partita da 15 punti e 11 rimbalzi, ma in cui aveva preso soltanto sette conclusioni dal campo. Anche in quel caso a meravigliare prima di tutto è stato l’esiguo numero di tentativi: un altro dei dati rilanciati per raccontare l’incapacità di Towns è il fatto che il centro di Minnesota abbia segnato 7 canestri complessivi in due partite, commettendo però 10 falli: l’All-Star dei T’Wolves non sa gestirsi, soprattutto quando si tratta di proteggere il ferro e la propria area. In questa seconda avventura playoff in carriera (al momento il record personale di Towns è 2 vittorie e 6 sconfitte), la speranza è che arrivi la svolta e il riscatto: non incidere di nuovo vorrebbe dire aumentare il numero degli indizi e trasformarli in una prova.

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