È prassi per le squadre NBA alla ricerca di un nuovo allenatore individuare più candidati e poi sottoporli a una serie di interviste e colloqui. Il primo è l'assistente allenatore dei Bucks Darvin Ham, già in panchina ai Lakers per due anni, sempre come assistente. Ma non si placano (anzi) le voci che vorrebbero l'head coach di Utah il vero obiettivo dei gialloviola
C'è una panchina (eccellente) da riempire e i Los Angeles Lakers non sembrano voler perdere tempo. La franchigia califiorniana avrebbe già richiesto ai Milwaukee Bucks il permesso di intervistare Darvin Ham, assistente di coach Budenholzer ma già sulla panchina gialloviola, sempre da assistente, per due stagioni dal 2011 al 2013. Il colloquio con l'ex - che ai Lakers era stato vice di Mike Brown - è presumibilmente solo il primo di una serie di interviste che il front office di L.A. vorrà organizzare con vari candidati e tra questi ce n'è uno che ritorna insistentemente nelle voci di corridoio, portando molti a pensare che sia al momento lui il più credibile allenatore di LeBron James e compagni per la prossima stagione: Quin Snyder.
Secondo Marc Stein, ad esempio, i Lakers sarebbero "seriamente interessati" a fare dell'attuale allenatore degli Utah Jazz il loro prossimo head coach, nonostante oggi Snyder sia ancora legato alla franchigia di Salt Lake City da un anno di contratto più un secondo con opzione a sua scelta. A detta di tanti, però, le tre eliminazioni al primo turno negli ultimi 4 anni avrebbero convinto molti (magari Snyder, magari forse anche Mitchell e Gobert) a cambiare aria, cercando maggiori fortune - e successi - altrove, ed è per questo che i Lakers sembrano puntare fortemente sull'attuale allenatore dei Jazz. Il suo nome, però, non è ovviamente l'unico: recentemente ad esempio Shaquille O'Neal ha "consigliato" alla sua ex squadra la firma dell'ex coach dei Golden State Warriors Mark Jackson, oggi apprezzato commentatore TV, e anche questo nome esercita il suo fascino tra i tifosi gialloviola.
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