
Playoff NBA, i migliori giocatori dopo un mese di post-season. LA CLASSIFICA
Dopo un mese di post-season (e giunti ormai al termine anche del secondo turno playoff), Bleacher Report traccia il bilancio con i nomi dei talenti che più sono riusciti a incidere sul parquet finora ai playoff: se esistesse un premio di MVP, così come accade in regular season, a chi verrebbe assegnato? Una scelta che fa discutere, visto che Jayson Tatum non entra nella top-3 di una classifica in cui molto lo avrebbero messo al primo posto
QUESTA SERA 2 GARE-7 SU SKY SPORT LIVE CON IL COMMENTO IN ITALIANO

Ci fosse stato lui in campo fino alla fine della serie contro Golden State, le cose sarebbero potute andare anche in maniera diversa: un talento cristallino sbocciato definitivamente in una stagione che lo ha incoronato giocatore più migliorato. La sua gara-2 contro gli Warriors resta una delle prestazioni più elettrizzanti dei playoff

Anche nel caso dell'All-Star dei Suns, a pesare per ora in parte è stato anche l'infortunio che lo ha limitato nel primo turno playoff contro i Pelicans: in realtà i Suns quest'anno faticano più del previsto, anche se restano una delle squadre da battere. Per riuscire ad alzare il livello però, Phoenix ha bisogno del miglior Booker - pronto già dalla gara-7 contro Dallas a far pesare il suo talento

Trascinante contro Brooklyn in una serie dominata dai Celtics dall'inizio alla fine, scatenato nelle sfide cruciali contro Milwaukee - tanto da forzare un'imperdibile gara-7 - ma nonostante questo Jayson Tatum resta fuori dal podio: è la (s)fortuna di chi gioca in NBA, confrontarsi con una quantità tale di talento che diventa sempre complicato pensare di primeggiare

Il paragone che fanno tutti è quello con LeBron James e la sua Cleveland del 2007: una squadra ancora immatura, con tanti difetti, ma trascinata da un giovane talento straripante in grado di condizionare da solo tutto ciò che gli ruota attorno. È un po' quello che sta accadendo ai Mavericks con Doncic: e se dovesse vincere anche gara-7 contro Phoenix?

Secondo posto meritatissimo per un leader e un campione come Jimmy Butler - determinante al momento come pochi altri nel trascinare Miami al successo nei primi due turni playoff (gli Heat sono quelli che hanno giocato meno e vinto con maggior facilità nel primo mese): il motivo? La difesa, l'organizzazione, la profondità del roster e... Jimmy Butler.

Ci stiamo abituando alla grandezza di Giannis Antetokounmpo, ma pensare di dare per scontato la sua capacità di arrivare al ferro, di incidere in difesa, di dominare a rimbalzo, di riempire l'area (e si potrebbe andare avanti ancora a lungo) non solo è sbagliato, ma ingeneroso nei confronti degli altri giocatori - costretti a scontrarsi ogni volta sul parquet contro uno dei migliori talenti della storia del gioco