
Draft NBA, bene OKC e Sacramento, disastro Portland: vincitori e sconfitti della Lottery
Probabilità, caso e - come spesso accade nella vita - anche tanta fortuna: la Lottery NBA, passaggio cruciale in vista del Draft del prossimo giugno, determina il destino dei giovani talenti pronti a entrare nella lega e di conseguenza anche quello delle franchigie che vogliono sceglierli. Per questo l'ordine di chiamata può sconvolgere i piani di diverse squadre: scopriamo quali possono dirsi felici della selezione e quali invece no per Bleacher Report

Per la quarta volta nella storia della franchigia - dopo Shaquille O’Neal, Penny Hardaway e Dwight Howard - Orlando sceglierà per prima al Draft NBA: avere l’opportunità di decidere davanti a tutti gli altri è un’opportunità ghiotta che i Magic sperano di sfruttare al meglio. Di certo la squadra della Florida non poteva chiedere di più a una serata in cui tutti è andato per il verso giusto

Più che i Thunder, la seconda scelta assoluta al prossimo Draft è un premio alla perseveranza di Sam Presti - pronto ad aggiungere un talento giovane di livello al fianco di Gilgeous-Alexander e Giddey. Per chi in passato ha già dimostrato di avere grande capacità di scelta (l’ultima volta alla n°2 i Thunder presero Kevin Durant, ma in quel caso la scelta non era poi così complicata…), non dovrebbe essere complicato implementare un roster già di grande prospettiva

Il salto dal teorico settimo posto fino all’ingresso in top-4 potrebbe davvero fare comodo ai Kings, che in quella posizione possono andare a caccia di un prospetto di primissimo livello - in grado di incidere da subito sulla squadra. Basta guardare all’anno passato: Toronto si ritrovò nella stessa situazione e ha pescato il rookie dell’anno Scottie Barnes alla quattro. Saranno in grado a Sacramento di invertire la rotta allo stesso modo dopo anni di scelte errate?

Perché Jalen Brunson? Il giocatore dei Mavericks sarà uno dei free agent più chiacchierati e ambiti della prossima estate e una della squadre più interessate a lui (e in grado di offrire un ricco contratto) è Detroit - che tuttavia, scivolata fuori dalla top-5, difficilmente potrà puntare a uno dei grandi talenti del Draft (Banchero compreso), dovendosi probabilmente accontentare di una guardia. In quel caso investire tanto a livello di contratto su Brunson non avrebbe più senso

I Blazers non sono l’unica squadra ad aver perso posizioni rispetto all’assegnazione iniziale di probabilità, ma Portland di tutte le franchigie coinvolte è di certo quella che ha più da perdere: in Oregon infatti l’obiettivo è quello di “sbrigarsi” nel ricostruire il roster, per non perdere gli anni migliori di rendimento di un Damian Lillard apparso sconsolato dopo la chiamata alla n°7 dei Blazers. Così le cose diventano invece molto più complicate per Portland, che dovrà pescare il jolly fuori dalla top-5 al Draft

Si sapeva già prima dell'estrazione casuale delle posizioni delle varie squadre: i Lakers infatti, nonostante il pessimo piazzamento stagionale, non avranno neanche la consolazione di poter scegliere nelle prime posizioni al prossimo Draft NBA. La loro chiamata è dei Pelicans, ottenuta da New Orleans nella trade che ha portato Anthony Davis a L.A.: una scelta che, qualora fosse finita fuori dalla top-10, sarebbe andata eventualmente a Memphis (e non ai Lakers, tagliati definitivamente fuori)