NBA, Oakland orfana degli Warriors (andati a San Francisco): il racconto dei tifosi. VIDEO
NBADopo 5 finali consecutive e tre anelli, come vivono i tifosi di Oakland le prime finali NBA con la squadra a San Francisco? Per saperlo siamo andati a intervistarli durante un "watch party" in uno degli sports bar più frequentati di Oakland, "The Athletic Club"
SAN FRANCISCO - Golden State è un passo dall'anello. Una sola vittoria (già in gara-6 a Boston, o poi in casa in gara-7) darebbe agli Warriors il sesto titolo della loro storia. Tre sono stati vinti (tra il 2015 e il 2018) dallo stesso nucleo ancora oggi agli ordini di coach Kerr - Curry, Thompson, Green. Quello che cambia, però, è che per la prima volta la squadra della Baia insegue l'anello lontano da Oakland e dalla Oracle Arena, teatro di un lustro forse irripetibile (con 5 finali consecutive e la stagione più vincente di sempre nella storia della NBA). Dalla stagione 2019-20, infatti, i Golden State Warriors hanno attraversato il Bay Bridge e da Oakland si sono trasferiti nella più prestigiosa San Francisco, mercato più ricco e luogo perfetto dove inaugurare il Chase Center, l'arena di proprietà che contribuisce copiosamente alle entrate della franchigia. A uscire sconfitti dalla rivoluzione tanto Oakland - che qui è conosciuta come "The Town" in opposizione a "The City" (San Francisco) - quanto i tifosi originari di quella "Dub Nation" a lunga considerata il sesto uomo degli Warriors.
Passionali, fedeli, caldi: hanno visto la squadra andar via dopo quasi 50 anni e ancora non si sono rassegnati. Durante le finali 2022, siamo andati a incontrarli in uno degli sports bar più conosciuti di Oakland, "The Athletic Club", per testare il polso a una comunità che a lungo si era identificata con gli Warriors, le cui vittorie avevano dato orgoglio e motivo di vanto a una fascia di popolazione con pochi motivi per sorridere. Ecco (nel video) il racconto di una fan base orfana dei propri campioni ma che non per questo ha rinunciato a tifare Warriors.
