Davvero divertente l'aneddoto raccontato dalla superstar dei Celtics che si è presentata davanti ai giornalisti, a poche ore dal via di gara-6, portando con sé un libro. Che aveva già letto, ma di cui (evidentemente) non conosceva l'autore
BOSTON - Fin dal suo arrivo in NBA Jaylen Brown - giocatore di indubbia intelligenza, tanto in campo quanto fuori - ha dovuto condividere con l'etichetta di "intellettuale", una tra le mille definizioni che spesso vengono affibiate (a volte anche con troppa superficialità) ai giocatori. Così, quando a poche ore da gara-6, si è presentato davanti ai giornalisti con un libro al suo fianco, la domanda è nata spontanea. "Cosa stai leggendo?". "Adesso nulla, a dire il vero", la risposta quasi spiazzata del giocatore. Che però ha rivelato un aneddoto davvero divertente sulla presenza del libro al suo fianco. "Si intitola 'Forty million dollar slaves' (Gli schiavi da 40 milioni di dollari) e lo ha scritto William C. Rhoden. Parla di noi atleti, del mondo sportivo, di queste dinamiche. Lo ho letto quando, finito il liceo, mi stavo preparando per andare al college.
Ho appena incontrato l'autore pochi minuti fa: mi si è avvicinato e ha iniziato a parlarmi, a parlarmi del libro. Non ho realizzato chi fosse - racconta - finché non mi ha detto che il libro lo aveva letto lui. Allora mi ha omaggiato del libro e me lo ha firmato, e ho potuto stringergli la mano", racconta emozionato il n°7 dei Celtics. "Per me oggi già così è una bellissima giornata". Con la speranza che dopo il suono della sirena di gara-6 possa essere ancora migliore.
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