
Mercato NBA, impasse tra Kyrie Irving e i Nets: Lakers, Knicks e Clippers interessate
Le discussioni tra Kyrie Irving e i Brooklyn Nets sul suo futuro in squadra hanno raggiunto un punto morto, secondo quanto riportato da Shams Charania. Il giocatore potrebbe tornare a sorpresa sul mercato dei free agent, dove Lakers, Knicks e Clippers sembrano le squadre più interessate a firmarlo

Il mercato dei free agent comincerà solo a partire dall’1 luglio, ma le grandi manovre sono già cominciate — e potrebbero subito vedere un nome a sorpresa finire sul mercato. Secondo quanto riportato da Shams Charania di The Athletic, le discussioni tra i Brooklyn Nets e Kyrie Irving sul futuro del giocatore nella squadra di New York hanno raggiunto una impasse, aprendo alla possibilità che diventi free agent allo scattare di luglio.

Irving ha tempo fino al 29 di giugno per decidere se esercitare la player option da 36.9 milioni che ha a disposizione per il prossimo anno, ma con il suo ritorno a Brooklyn in discussione potrebbe decidere di testare le acque come free agent o esercitare l’opzione con la premessa di essere scambiato in una squadra di suo gradimento, chiudendo così la sua esperienza ai Nets durata tre anni con alterne fortune.

La strada più semplice per i Lakers è quella che vede Irving esercitare la sua player option per poi essere ceduto, visto che avrebbero enormi problemi a liberare abbastanza spazio salariale per firmarlo da soli e che una sign-and-trade limiterebbe di molto le loro possibilità sul mercato, facendo scattare l’hard cap. Per far funzionare lo scambio dal punto di vista delle regole del salary cap i Lakers dovrebbero cedere tra i 29.3 e i 45.8 milioni di dollari di contratti, ai Nets o a una terza squadra.

I Knicks invece potrebbero avere abbastanza spazio salariale per firmare Irving liberandosi di contratti indesiderati come quelli di Evan Fournier, Alec Burks, Nerlens Noel e Kemba Walker. Allo stesso modo, però, potrebbero anche inserire quegli stessi giocatori in uno scambio con Brooklyn o con una terza squadra in una possibile sign-and-trade, che creerebbe loro meno problemi rispetto ai Lakers.

Infine per i Clippers la situazione è simile a quella dei Lakers, preferendo l’opzione dell’opt-in per poi cercare la quadratura con uno scambio. I Clippers però, a differenza dei Lakers, hanno diversi giocatori che guadagnano tra gli 11 e i 17 milioni per poter imbastire uno scambio: inserendo due tra Norman Powell, Marcus Morris, Luke Kennard e Reggie Jackson riuscirebbero a far tornare i conti, con la possibilità di aggiungere anche giovani come Terance Mann o Brandon Boston Jr. per convincere i Nets a collaborare.

Nello scenario in cui non si trovi un accordo per continuare con Irving, i Nets avrebbero tutto l’interesse a ricevere qualcosa in cambio, visto che anche considerando un suo addio sono sopra il salary cap con i sei giocatori già sotto contratto, rendendo impossibile liberare abbastanza spazio per sostituirlo con un giocatore di pari livello. Irving, esercitando la sua player option, potrebbe immediatamente estendere il suo contratto con la squadra di sua scelta, con uno stipendio di base di 45.2 milioni di dollari per il 2023-24 a salire.