
NBA, le 10 migliori squadre campioni degli ultimi 10 anni
I Golden State Warriors si sono laureati campioni per la quarta volta negli ultimi 8 anni, marchiando a fuoco l’ultimo decennio di pallacanestro NBA. Ma secondo Bleacher Report la loro squadra di quest’anno è la più debole della dinastia, meglio solo di altre due squadre campioni nell’ultimo decennio. Ecco il ranking stilato dal sito sulle ultime 10 franchigie capaci di conquistare il Larry O’Brien Trophy

"La squadra più difficile da giudicare" secondo Bleacher Report, non fosse altro per la stagione fermata a marzo dalla pandemia. Anche prima della sospensione però i Lakers erano la miglior squadra della Western Conference, imponendo poi la loro superiorità vincendo le prime tre serie di playoff per 4-1 e la finale per 4-2 contro Miami. Il loro Net Rating, però, è il secondo più basso tra le squadre di questa classifica

Nei due anni precedenti avevano chiuso col miglior record della lega, salvo poi essere eliminati a Est. Nel 2021 hanno avuto il miglior attacco punti alla mano (120.1 a partita), la seconda miglior percentuale effettiva dal campo e la quarta da tre punti della lega, superando Miami, Brooklyn, Atlanta e Phoenix nel loro percorso fino all’anello. Non aver chiuso al primo posto né per attacco (quinti) né per difesa (noni) però li fa scendere in classifica

Steph Curry è Steph Curry, ma è la difesa che ha permesso a Golden State di vincere l’anello. Gli Warriors hanno chiuso alla pari con Boston per rating difensivo (non a caso si sono poi affrontati in finale) e hanno concesso agli avversari la seconda peggior percentuale effettiva dal campo della lega. Pur dovendo fare i conti con diversi infortuni durante la stagione, nessuno è stato in grado di portarli a gara-7 lungo tutti i playoff

Al netto della brillantezza di Kawhi Leonard, è stata la profondità di squadra a fare la differenza, trovando in Marc Gasol il pezzo mancante del puzzle per una rotazione granitica. Record di 58-24, top-5 sia per attacco che per difesa, e una versatilità sui due lati del campo davvero invidiabile. La qualità delle squadre battute (Orlando, Philadelphia, Milwaukee e Golden State) è poi davvero altissima

Il titolo che ha aperto la dinastia è la ciliegina sulla torta di una stagione eccellente da 67 vittorie in regular season e 16-5 di record ai playoff, pur essendo andati sotto per 2-1 sia contro Memphis che contro Cleveland. Steph Curry e compagni sono però riusciti sempre a rialzarsi, grazie anche al miglior defensive rating della lega e il quintetto piccolo soprannominato “Death Lineup” che ha cambiato la storia della NBA

Dopo aver perso in maniera bruciante l’anno precedente, gli Spurs si sono presi tutte le loro rivincite con una stagione regolare da 62 vittorie e il miglior differenziale su 100 possessi della lega. A questo si aggiunge poi l’esibizione di pallacanestro purissima vista durante la serie finale contro Miami, tramortita dal “Beautiful Game” di Gregg Popovich capace di eliminare Dallas, Portland e Oklahoma City prima della serie con gli Heatles campioni in carica

Pur avendo piazzato l’asticella davvero in alto l’anno precedente (e ci arriviamo tra poco), gli Warriors del 2018 avevano comunque il miglior attacco della lega, con una difesa comunque in grado di salire di livello all’occorrenza. Il risultato è una regular season “sonnacchiosa” da 58 vittorie, ma ai playoff sono riusciti a superare uno scoglio durissimo come i Rockets alle finali di conference (vinte in gara-7 in trasferta) con un record finale di 16-5 in post-season

Il valore dei Cavs è dato soprattutto dall’essere riusciti a battere una squadra da 73 vittorie in regular season, miglior record di sempre nella storia della NBA. La rimonta da 1-3 alle finali rimane un unicum nella storia della lega, costruito su tre prestazioni fantastiche di LeBron James, Kyrie Irving e tutti gli altri da gara-5 in poi. Anche in regular season comunque erano in top-10 in diverse categorie, con il terzo miglior attacco della lega

Dopo aver vinto nel 2012, per ripetersi gli Heat hanno dovuto fare i conti con più di una difficoltà, a partire dal livello altissimo degli Spurs durante le finali, vinte solo a gara-7 dopo il miracolo di Ray Allen in gara-6 per andare al supplementare. Quell’anno Miami vinse 27 partite consecutive, la seconda striscia più lunga nella storia della lega, con una percentuale effettiva del 55.2%, la terza più alta per una squadra campione. Forse il singolo anno migliore della carriera di LeBron James

Basta un solo dato: se non avessero perso gara-4 in finale, sarebbero diventati la prima squadra di sempre a chiudere i playoff da imbattuta, confezionando un 16-0 mai visto prima. Dopo una regular season da 67 vittorie, gli Warriors hanno dominato i playoff come pochissime squadre prima di loro, forti del miglior attacco della lega e della seconda miglior difesa dietro agli Spurs, battuti in finale di conference dopo il controverso infortunio di Kawhi Leonard. Una squadra schiacciasassi