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Mercato NBA, Brooklyn Nets: se Irving va via, anche Durant può chiedere la cessione

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©Getty

Il rinnovo di contratto di Irving con i Nets è ancora in alto mare, i rapporti tra l’ex All-Star e la dirigenza di Brooklyn restano tesi e in aggiunta, secondo un report di ESPN, Kevin Durant avrebbe messo in discussione la sua permanenza in squadra nel caso di addio di Kyrie. Uno scenario improbabile, ma un’opzione che complica ancora di più le cose a pochi giorni dalla scadenza dell’accordo con Irving

Quella che attende i Brooklyn Nets nei prossimi giorni appare sempre più come una complicata strettoia di mercato da attraversare: con il contratto di Kyrie Irving in scadenza e da rinnovare, giunto al termine di stagioni complicate sia dagli infortuni che dalla scelta di non vaccinarsi, i rapporti della dirigenza con l’ex Cavaliers sono ai minimi - mentre i giorni passano e il rischio di perderlo come free agent diventa concreto. Stando a quanto raccontato da Adrian Wojnarowski di ESPN - massima eminenza quando si parla di mercato NBA - l’intenzione dei Nets è quella di firmare un accordo di breve termine, sia sfruttando la player option da 36 milioni o in alternativa mettendo sul piatto un biennale da circa 42 milioni a stagione. Nessun accordo però di lunga durata, quello che invece il 30enne Irving spera di sottoscrivere nei prossimi giorni. L’esperienza maturata in queste tre stagioni infatti ha portato Brooklyn al tavolo della trattativa con l’intenzione di far pesare in qualche modo la volontà della società, che lamenta il fatto che Irving non sia stato sufficientemente a disposizione nel corso degli anni trascorsi a New York.

Va via non solo Irving? Il contratto di KD è blindato fino al 2026

Lo scenario però si è fatto ben più preoccupante dopo che, stando sempre al report di ESPN, si è aperta l’ipotesi di un’ulteriore partenza - quella di Kevin Durant nel caso in cui i Nets non riescano a trattenere il suo amico in squadra, colui che aveva convinto KD nell’estate 2019 a lasciare Golden State e scegliere la squadra di New York. Ipotesi azzardata considerando il ricco rinnovo che lega Durant a Brooklyn per altre quattro stagioni - fino a giugno 2026, al termine di un’annata che porterà nelle sue tasche 53.2 milioni di dollari - e che lo rende virtualmente incedibile. Una situazione incandescente che al momento ha reso anche più complicato il lavoro di reclutamento di giocatori di contorno - con tanti veterani che negli anni passati ambivano e sceglievano invece di giocare per Brooklyn, convinti dalle prospettive di un super team che invece adesso pare aver perso fascino.

ATLANTA, GEORGIA - OCTOBER 14:  De'Andre Hunter #12 of the Atlanta Hawks reacts after hitting a three-point basket against the Miami Heat during the first half at State Farm Arena on October 14, 2021 in Atlanta, Georgia.  NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement.  (Photo by Kevin C. Cox/Getty Images)

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L’opzione migliore per Irving: mettersi d’accordo a Brooklyn

Sul tavolo però resta lo scetticismo diffuso da una situazione che ha pochi sbocchi alternativi sul mercato: se Irving dovesse pensare di andare via - giunto al termine di una stagione che a causa delle sue scelte gli è costate diverse decine di milioni di dollari di incassi in meno - non sarebbe certo portato ad accettare un contratto da 6 milioni all’anno che i Lakers possono al massimo mettere sul piatto (con tutto il bene per LeBron, verrebbe da aggiungere). Discorso simile per i Knicks, che stanno facendo spazio nel salary cap, ma con l’intenzione di puntare a Jalen Brunson - che Dallas non ha blindato lo scorso autunno a cifre ben più accessibili - e non a lui. I Pacers nel caso di partenza di Malcolm Brogdon potrebbero essere interessati a Irving, ma sarebbe uno scenario tecnico e di contesto in cui al momento è difficile immaginare un giocatore così sopra le righe. La soluzione migliore per tutti dunque resta il rinnovo con Brooklyn - il modo migliore per i Nets di scongiurare ulteriori sorprese e ritrovarsi ipotizzando una scenario catastrofico, addirittura senza nessuno dei suoi tre All-Star nel giro di pochi mesi.

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