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NBA, Gabriele Procida a Sky: "Giovani e super atletici: questi Pistons mi piacciono"

esclusiva

Il giovane talento azzurro della Fortitudo Bologna è stato scelto con la 36^ chiamata assoluta dai Detroit Pistons: "Una sorpresa anche per me: non avevo sostenuto provini con loro, anche se sentendoli al telefono mi erano parsi molto interessati". Il futuro? "Voglio capire le loro intenzioni: intanto quest'estate sogno la nazionale"

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Alla sesta chiamata del secondo giro - quando era atteso forse più verso la fine - il vice commissioner NBA Mark Tatum ha fatto il nome di Gabriele Procida, scelto forse un po' a sorpresa con la 36^ chiamata assoluta dai Detroit Pistons, che avevano ricevuto la scelta dai Portland Trail Blazers, iniziali titolari di questo pick. "È stata una sorpresa anche per me - conferma il giovane talento della Fortitudo Bologna ai microfoni di Sky Sport - visto che con loro non avevo sostenuto nessun provino, anche se sentendoli al telefono nei giorni precedenti mi erano sembrati molto interessati". Un interesse - misto a curiosità - che Procida assicura essere reciproco: "Sono una squadra molto giovane che si è mossa molto bene anche in questo Draft, con la scelta di due giocatori come Jaden Ivey e Jalen Duren che oltre al talento portano tanto, ma tanto atletismo". Caratteristica che non manca certo al talento azzurro che infatti conferma: "Sono felice di essere stato scelto qui". Il che non vuol dire necessariamento che l'azzurro già dal prossimo ottobre sbarchi in NBA immediatamente: "Devo capire bene con i Pistons quali sono le loro intenzioni per questa estate, cosa vogliono che io faccia. Vedremo - dice - anche se a me piacerebbe tantissimo che arrivasse una chiamata dalla nazionale, perché poter rappresentare il mio Paese mi renderebbe davvero contento". 

Sveglio fino alle 6 in famiglia per vivere il sogno

Il sogno NBA forse può anche aspettare, ma la felicità di un momento storico nella sua giovane carriera - il sentire il suo nome pronunciato dal palco del Barclays Center di Brooklyn - non è stata cosa da poco: "Avrei avuto l'opportunità di andare a New York, direttamente al Barclays Center, ma ho preferito tornare a casa, in Italia, per viverlo in famiglia. Sono atterrato da Los Angeles giovedì, il giorno stesso del Draft, e poi sono stato sveglio dalle 2 fino alle 6 per vedere dove e quando sarei stato scelto". Da quel momento il telefonino non ha più smesso di squillare: "I messaggi più belli - racconta - quelli degli amici soprattutto, di quelle persone che magari mi hanno scritto con un ricordo di quando eravamo bambini, e magari tutto questo sembrava lontanissimo". Ora, invece, è realtà. Gabriele Procida è un giocatore NBA. Magari non subito, ma è realtà. 

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