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NBA, Matteo Spagnolo a Sky: "Doncic l'esempio, vorrei avere impatto subito con Minnesota:"

esclusiva

Il terzo italiano (dopo Banchero e Procida) a essere stato scelto al Draft NBA parla con Sky del suo futuro, alquanto aperto, tra prospettive europee forse più vicine (il Real Madrid) e un futuro americano (con i Timberwolves che l'hanno scelto). E tra Madrid e la NBA è cresciuto anche il talento del suo idolo più grande: Luka Doncic 

DRAFT NBA 2022: TUTTE LE SCELTE DALLA N°1 ALLA N°58

Dopo Paolo Banchero (alla n°1) e Gabriele Procida (alla n°36), la scelta n°50 al Draft NBA 2022, compiuta dai Minnesota Timberwolves, ha visto un altro italiano protagonista. Si tratta di Matteo Spagnolo, da anni uno dei giovani talenti più chiacchierati del basket europeo e nell'ultima stagione visto in campo nel campionato italiano con la maglia della Vanoli Cremona. Ultima (solo per ora) tappa di un viaggio già parecchio movimentato: "Io sono di Brindisi ma dai 13 ai 15 anni ho giocato alla Stella Azzurra a Roma", racconta lui. "Qui, in alcuni tornei internazionali che abbiamo disputato, mi è capitato di sfidare anche il Real Madrid e avendo fatto bene in quelle partite i loro osservatori mi hanno notato e dopo il secondo anno a Roma mi hanno voluto con loro. Nella capitale spagnola poi ho trascorso i successivi tre anni", dice Spagnolo. Fino alla chiamata dei Minnesota Timberwolves, e al sogno NBA. "Ero ottimista perché durante la mia esperienza negli Stati Uniti avevo ricevuto diversi feedback positivi, però alla fine al Draft non si sa mai quello che può succedere... È stata una notizia incredibile", conferma il ragazzo brindisino. 

"Mi piacerebbe avere subito impatto in NBA"

Che ora ha davanti un futuro molto aperto: magari non è facile che resti a Cremona, forse; più probabile che il Real Madrid lo richiami, ma con la NBA nel futuro: "Al momento infatti non sono sicuro di quello che farò: parlerò con Minnesota e capirò qual è la situazione ideale, tenendo in mente che l'obiettivo finale è quello di avere la carriera più lunga e migliore possibile. Con loro mi piacerebbe stabilire un programma per poter arrivare in NBA il più pronto possibile: mi piacerebbe avere un ottimo impatto quando deciderò di andare di là". Anche perché nella lega di Adam Silver c'è da sfidare quello che da sempre è il suo esempio, anche per un percorso per certi versi simile. "Uno dei miei idoli - e sono riuscito anche a farmi autografare la sua maglia - è Luka Doncic, uno che ha giocato tanto nel Real Madrid quanto nella NBA, ora con Dallas. Mi ispiro a lui per la freddezza che ha in campo, perché non ha paura di nessuno: magari non è il giocatore più atletico, non è quello che salta di più, ma sa usare il suo fisico in maniera straordinaria. Ha un talento pazzesco e un tocco che in pochissimi anni - e di lui mi è piaciuto tanto anche il suo percorso in carriera, già a 16 anni capace di giocare e dominare in Eurolega con la maglia del Real". 

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"Gli Europei in casa un sogno: e poi le Olimpiadi, perché no?"

Una maglia con cui Spagnolo invece vorrebbe tanto sicuramente far bene è quella della nazionale italiana: "La maglia azzurra per me è importantissima: il gruppo è fantastico e poi giocare per il proprio Paese tante volte è anche il modo migliore per unire le persone. Gli Europei di settembre? Beh, poterli giocare - e giocare in casa - è davvero un sogno". Con una nazionale che - con i neo-sbarcati in NBA Spagnolo, Procida e magari in futuro anche Banchero -potrebbe davvero far paura: "Sarebbe bellissimo poter giocare tutti assieme e magari combattere per una medaglia: le Olimpiadi sono il top, e sognare non costa nulla. Se da piccolo mi avessero detto che sarei arrivato fino a questo punto non ci avrei creduto, ma lavorando sodo ce l'ho fatta. Nella vita non si sa mai...", chiude Spagnolo. La mentalità, non ci sono dubbi, è quella giusta.

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