Contro la 4^ scelta assoluta Keegan Murray, il prodotto di Duke ha incantato nella sua seconda apparizione alla Summer League di Las Vegas. I 23 punti passano quasi in secondo piano di fronte a una strapotenza fisica davvero impressionante (15 liberi tentati) e alla capacità di piazzare le giocate decisive nel momento chiave della partita, ovvero nei possessi del secondo overtime disputatosi con la regola della "sudden death" (chi prima segna, vince)
Sembrava una vittoria facile quella a cui erano destinati gli Orlando Magic contro i Sacramento Kings: 18 punti di vantaggio con 5 minuti da giocare apparivano essere margine più che rassicurante. E invece il bello della Summer League è anche questo: partite che si ribaltano di colpo, grazie al parziale di 23-5 guidato da Keegan Murray e compagni e a due triple a segno negli ultimi cinque secondi di regolamentare. La partita va ai supplementari ma non basta neppure il primo overtime (di due minuti) a deciderla e allora a Las Vegas il secondo lo si gioca con la regola del "chi prima segna vince" (sudden death). Solo che il primo possesso ce l'hanno i Sacramento Kings, che vanno per l'alley-opp al ferro: sembrano due punti sicuri, che avrebbero deciso la gara, ma dal nulla spunta sopra il ferro Paolo Banchero, che stoppa il tentativo di schiacciata avversaria.
In un primo momento gli arbitri gli fischiano fallo ma, dopo aver rivisto al monitor la giocata, decidono per l'intervento difensivo "pulito" e rimandano quindi la decisione della partita al possesso successivo. Che stavolta è in mano ai Magic e ovviamente alla loro prima scelta assoluta, che avanza in palleggio, si vede sporcare per un momento il possesso ma poi riprende il controllo del pallone e regala un assist al bacio sotto canestro a Emanuel Terry: una finta e l'appoggio per due punti decide la sfida
approfondimento
Banchero trascina Orlando: 23 punti e vittoria
Per molti si è trattato della "più bella partita di sempre nella storia della Summer League di Las Vegas". Sarà solo basket di estate, ma già regala emozioni, e Paolo Banchero per la prima volta si prende già i titoli: per lui alla fine ci sono 23 punti con 6/15 al tiro ma soprattutto con 11/15 dalla lunetta, a dimostrare quella strapotenza fisica anche dentro le aree NBA (certo, si tratta sempre di Summer League) che in molti gli riconoscevano come una delle caratteristiche migliori già al Draft. Poi ci aggiunge 6 rimbalzi, 6 assist, 4 recuperi (uno che lo scatena per una spettacolare schiacciata a 360 gradi) e 2 stoppate, compresa quella che salva i Magic all'inizio del secondo overtime.
