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NBA, Pajola a Sky: "Arrivare in NBA è un sogno, ma per ora mi godo l'esperienza"

INTERVISTA

Lorenzo Scatigna

©Getty

Alessandro Pajola, playmaker della Virtus Bologna, è partito in quintetto nella sua seconda gara di Summer League con i Dallas Mavericks, pur avendo meno spazio a disposizione rispetto all’ottimo esordio contro Chicago. Intervistato da Sky Sport, l’azzurro ha parlato della sua esperienza a Las Vegas finora e del sogno di arrivare in NBA, con un pensiero fisso anche per la Nazionale a settembre

Dopo aver ben impressionato nella sua prima partita di Summer League con i Dallas Mavericks, Alessandro Pajola si è guadagnato la partenza in quintetto per la seconda gara contro gli Utah Jazz, pur non riuscendo ad avere lo stesso impatto dell’esordio. A spiegare la differenza rispetto alla prima gara è stato lui stesso ai microfoni di Sky Sport: "C'era anche un po' di stanchezza visto che è un periodo di lavoro intenso. Abbiamo avuto poco tempo per riscaldarci, mi sto ancora un po’ abituando alle loro tradizioni e ai loro modi. Siamo stati bravi poi a rimontare e a rimanere in partita: alla fine l’abbiamo quasi portata a casa, perciò siamo stati bravi". Pajola ha chiuso con 3 punti (frutto di un bel canestro e fallo in penetrazione), un rimbalzo, 2 assist e 2 recuperi, pur commettendo 4 falli di cui due a inizio gara che hanno un po' segnato la sua prestazione: "Loro erano una squadra molto fisica, specialmente con Tacko Fall sotto canestro. Sapevamo che per fermarli bisognava usare anche qualche fallo, che è quello che ho provato a fare per mandarli ai liberi qualche volta in più. Poi in squadra siamo tutti bravi e siamo tutti onesti, ci aiutiamo a vicenda: anche se non gioco io sono sicuro che ce n’è uno dietro pronto a giocare".

Pajola a Sky: "Mi sto ancora ambientando, ma è tutto positivo"

L'ambientamento al nuovo mondo è sicuramente l’aspetto che Pajola sta cercando di gestire, ma nessun problema può togliergli la soddisfazione di essere a Las Vegas: "L'esordio è stata un'emozione grande. Sicuramente tutta l’atmosfera intorno con il palazzetto e i giocatori a bordo campo è stato un po' particolare, ma particolare bello. È una cosa che mi ricorderò per sempre. Ancora oggi sto cercando di aggiustarmi perché sento ancora un po' di jet lag, devo adattarmi ai loro usi, ai loro modi e anche a qualche regola. Mi sto ancora ambientando ecco, ma è tutto molto bello e positivo, sono contento di farne parte". La differenza più grande, al di là della stanchezza, è anche nel gioco in campo: "Qualche regola è diversa, perciò partiamo proprio dalla base, fino ad arrivare all’atletismo e alla minore tattica rispetto all’Europa. C’è molta transizione offensiva e poca transizione difensiva: è un gioco molto veloce rispetto al nostro dove si tende più a ragionare, giocare col tempo, andare in post basso. Ma è sempre basket, perciò è sempre bello".

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A bordo campo per i Mavericks c’era anche coach Jason Kidd, arrivato a Las Vegas per vedere da vicino Jaden Hardy (seconda scelta al Draft che ha ben impressionato finora) ma anche altri giocatori che potrebbero fargli comodo al fianco di Luka Doncic. Pajola al momento rimane ancora cauto sul suo futuro, preferendo concentrarsi sul presente: "L'esperienza con i Mavericks è nata come doveva nascere. Nell'ultimo periodo del nostro campionato sono rimasto concentrato sulle finali contro Milano, poi nel giro di pochi giorni sono venuto a sapere tutto perché durante i playoff ero con la testa sulle partite. Subito dopo è nata questa possibilità e ho avuto la fortuna di essere qua. La NBA rimane comunque un sogno, lontano o non lontano non lo so. Io sono semplicemente qua e mi sto godendo l’esperienza, rimango sempre concentrato sul presente che è quello che secondo me porta a un miglior futuro. È quello che sto cercando di fare al meglio dando sempre il 100%, e poi vedremo dove si arriverà". Prima di pensare agli Stati Uniti, c’è però un Europeo da vivere in casa (e sui canali di Sky Sport) : "Per divertirci, sicuramente, e per dimostrare che siamo una squadra forte e che l’Olimpiade non è arrivata casualmente. Vogliamo dimostrarlo davanti ai nostri tifosi: abbiamo un’opportunità bella e importante, dovremo lavorare sodo per arrivare pronti, ma è quello che faremo".

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