L’ala di Golden State sembra finalmente aver risolto i problemi alla caviglia destra che hanno imposto uno stop di oltre due mesi e ad attenderlo troverà una squadra molto diversa da quella che aveva lasciato lo scorso 4 gennaio. I ‘nuovi’ Warriors con Jimmy Butler, nel frattempo, hanno dato una svolta alla stagione e coach Steve Kerr pare intenzionato a far partire Kuminga dalla panchina per non alterare troppo gli equilibri tattici trovati con l’innesto dell’ex Miami
La stagione di Jonathan Kuminga, interrottasi lo scorso 4 gennaio per il problema alla caviglia destra, sembrerebbe in procinto di ricominciare questa notte. Golden State, infatti, ha annunciato che l’ala farà il suo ritorno nella partita di giovedì notte contro Sacramento e, a oltre due mesi dall’ultima gara disputata, Kuminga si troverà attorno una squadra decisamente diversa da quella che aveva lasciato. Lo scambio con Miami che ha portato sulla Baia Jimmy Butler e privato le rotazioni di giocatori importanti come Andrew Wiggins e Kyle Anderson, nel frattempo, ha infatti cambiato faccia agli Warriors, rilanciandone le ambizioni con 12 vittorie nelle ultime 14 partite. E per il congolese non sarà facile ritrovare subito la sua dimensione nei rinnovati meccanismi tattici dei Dubs.
Kuminga nei nuovi Warriors: atterraggio morbido
“È una faccenda complicata quando la squadra sta giocando bene e arriva il rientro di un giocatore chiave”, sono queste le parole con cui coach Steve Kerr ha giustificato la decisione di far partire Kuminga dalla panchina. Una decisione che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe aiutare il giocatore a ritrovare con calma il ritmo partita e consentire alla squadra di non alterare troppo equilibri tattici che dall’arrivo di Butler in poi hanno funzionato molto bene. L’idea sarebbe quindi quella di reinserire gradualmente Kuminga nelle rotazioni di squadra, anche se la sua traduzione pratica potrebbe risultare difficoltosa. Prima dell’infortunio, infatti, l’ala stava vivendo la sua miglior stagione da professionista al ritmo di 16.8 punti e 5 rimbalzi di media a partita e, nel nuovo assetto con Butler, ridargli i 26 minuti di media di cui godeva potrebbe rivelarsi un’operazione complicata. Non solo, il giocatore è in procinto di diventare restricted free agent la prossima estate e le prossime settimane potrebbero risultare cruciali per il suo futuro, fattore che complica ulteriormente un rientro che sulla carta dovrebbe fornire agli Warriors un’arma in più nel finale di stagione.
