NBA, Grant Williams mette in dubbio il titolo degli Warriors, Curry risponde piccato
BOTTA E RISPOSTAL'ala dei Boston Celtics Grant Williams in un’intervista ha messo in qualche modo in dubbio il titolo vinto dai Golden State Warriors, sostenendo che non fossero la squadra più forte ma solo la più "disciplinata". Steph Curry, presentatore degli ESPYS, ha risposto per le rime, sia attraverso i social che dal palco della serata, chiamando in causa lo stesso Williams presente tra il pubblico
Steph Curry si autodefinisce "Petty King", liberamente traducibile come il re dei permalosi, uno che davvero non si dimentica mai di un torto subito e tende a rifarsi con gli interessi. In questa estate in cui ha tolto ogni dubbio sul suo conto dopo il quarto titolo della carriera conquistato con il premio di MVP delle Finals, ora si sta togliendo tutti i sassolini possibili dalle scarpe. Se poi ci si mettono anche gli avversari a dargli motivazioni extra, lo scenario è completo. Il pretesto per divertirsi ancora un po’ lo ha fornito Grant Williams dei Boston Celtics, che ospite nel podcast di Duncan Robinson dei Miami Heat è tornato a parlare delle Finals perse proprio contro Curry e i suoi Golden State Warriors: "Quando ripenso a quelle partite, posso dire con certezza che gli Warriors non erano la squadra migliore. Di questo sono sicuro" ha detto l’ala dei biancoverdi. "Devo dire però senza alcun dubbio che sono stati la squadra più disciplinata. La loro disciplina e il loro passato alle Finals, il loro pedigree di campioni, è stato il fattore decisivo. Spesso siamo stati avanti, ma poi commettevamo tre palle perse in fila o sbagliavamo tre tiri, e invece di fare la lettura giusta cominciavamo a forzare. Loro invece giocavano sempre allo stesso modo: prendevano i loro tiri, creavano le loro situazioni, sapevano quali erano le loro priorità e sfruttavano le spaziature. Dopo gara-4 gridavano come pazzi perché sapevano che non avrebbero dovuto vincere quella partita".
La triplice risposta di Curry alle parole di WIlliams
A nulla è valso che Williams abbia definito Curry come "la più grande point guard di sempre", perché la vendetta di Steph non si è fatta attendere. Già sotto i riflettori per il ruolo di presentatore degli ESPYS, Curry ha servito la sua vendetta in tre momenti diversi: la prima è arrivata tramite le sue storie Instagram, nelle quali ha condiviso una foto dal suo camerino mentre si faceva sistemare i capelli con la scritta "un taglio molto disciplinato"; la seconda durante una scenetta insieme a Kevin Hart, nel quale faceva le prove della sua introduzione dicendo "Sono Steph Curry, marito di Ayesha, figlio di Dell, e papà… dei Boston Celtics"; la terza citando direttamente Grant Williams, presente tra il pubblico della cerimonia mentre lui era sul palco per il suo discorso iniziale. "È bello vederti, amico mio. So che ti piace il colore del mio vestito [verde, ndr]. Te lo faccio provare quando ho finito qui. Magari ti faccio provare anche un anello" ha detto divertito, provocando gli ‘oooh’ del pubblico presente. Mai stuzzicare il "Petty King".