
NBA, Draymond Green: "I nostri Warriors del 2017 avrebbero battuto i Bulls di Jordan"
In un lungo thread su Twitter l'ala di Golden State lancia una provocazione che sembra forse superficiale ma in realtà non lo è: Green dice che Golden State avrebbe vinto - sia contro i Bulls del 1998 che contro quelli del 1996 - ma senza per questo entrare nel dibattito "noi meglio, loro peggio". Analizza il gioco, la velocità, lo stile: e dice che non ci sarebbe gara, sottolineando però come - proprio per questo - sia impossibile e sbagliato paragonare ere diverse del gioco

LA MEZZ'ORA PIU' CALDA DI TWITTER | Tutto in 25 minuti: dal primo tweet all'ultimo Draymond Green non fa passare neppure mezz'ora, ma in questo tempo "bombarda" la timeline delle sue osservazioni scaturite dalla visione della sfida di finale NBA tra Chicago Bulls e Utah Jazz per il titolo 1998 (il sesto della dinastia dei Bulls). Di anni - come ricorda nella foto - ne ha vinti quattro anche Green: sentiamo cos'ha avuto da dire al riguardo

STILI DI GIOCO | L'ala di Golden State dà il via al "dibattito" (o al soliloquio digitale) con una considerazione generale: "Quando si paragonano ere di pallacanestro diverse si prendono in considerazione i diversi stili di gioco?", si chiede. Ma poi conclude: "Indipendentemente dalla risposta, è davvero da stupidi paragonare un'era a un'altra". Se non che...

VITTORIE FACILI | "Sto guardando i Bulls del 1998 giocare in finale contro Utah", avverte Green. "Non posso non far notare come la nostra squadra del 2017 avrebbe battuto sia questi Bulls che questi Jazz (di 40 punti) se loro avessero giocato questo stile di pallacanestro. Ed è per questo che è stupido paragonare ere diverse del gioco". Come a dire: Green non dice che i suoi Warriors sono più forti in valore "assoluto", ma che il basket di oggi è migliore di quello di ieri

ANALIZZARE IL GIOCO | Dalla sua osservazione Green trae un insegnamento: "Imparate ad apprezzare le cose per quelle che sono. Analizzate il gioco. E smettetela con i dibattiti non necessari", prima di firmarsi in maniera quasi provocatoria, ben sapendo che questo suo thread su Twitter altro non avrebbe fatto che azionare l'ennesimo dibattito Warriors/Bulls forse non necesssario

ODE AL "VERME" | "Rodman era pazzesco!! Perfino John Stockton faceva fatica, contro questi avversari. Hornacek non aveva proprio risposte contro Pip(pen)": nel suo terzo tweet Green va nello specifico, esaltando il super rimbalzista dei Bulls e concentrandosi sulle difficoltà (fisiche innanzitutto) del reparto dietro dei Jazz

L'OMAGGIO A MJ (E AL SUO VECCHIO SOPRANNOME) | Quando Nike ha imposto "Air" al mondo, il soprannome di Michael Jordan è diventato forse il più famoso di sempre. Ma Draymond Green viene dalla "old school" e ci tiene a sottolinearlo, e allora lui il 23 dei Bulls lo apostrofa con uno dei suoi primissimi soprannomi, "Black Cat", lodandone un "gioco di piedi davvero diabolico"

LA CONCLUSIONE | "Sia i Bulls del 1996 che quelli del 1998. Resto sulle mie convinzioni". Non solo i Golden State Warriors del 2017 secondo Green avrebbero battuto i Bulls della "Last Dance" (1998) ma anche quelli del 1996 capaci di registrare quel record di stagione regolare (72-10) infranto solo dagli Warriors del 2016 (73-9). Scontro tra titani...

UN'ULTIMA ANNOTAZIONE TECNICA | Prima di congedarsi, però, Green vuole mettere l'accento su un ultimo dettaglio tecnico: "Questa pallacanestro [quella di fine anni '90, ndr] è giocata dalla linea del tiro libero in giù, verso il canestro. Raramente si mette piede al di fuori della linea da tre". Per dire quanto diverso sia il gioco oggi, e quanto - forse - i paragoni lascino il tempo che trovino. Ma tant'è...

LA SOTTILE PRESA IN GIRO DI IGUODALA | Probabilmente divertito dal soliloquio social del suo compagno, su Twitter è intervenuto anche Andre Iguodala, con un commento tanto ironico quanto veritiero: "Steve smarcato da 3 non sbagliava mai". Quello Steve è ovviamente Steve Kerr, membro di quei Bulls e oggi allenatore degli Warriors campioni di Green e Iguodala (che tra l'altro proviene da una cittadina vicino a Chicago). E non è detto che Iggy volesse anche mandare una frecciatina a Green, che a volte le triple smarcate le sbaglia...