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NBA, John Wall: "Due anni e mezzo bui, ho pensato al suicidio"

PAROLE

In un’intervista per l’inaugurazione di un giardino dedicato a sua madre, la nuova point guard dei Clippers John Wall si è aperto raccontando come ha vissuto gli ultimi due anni e mezzo della sua vita. "È stato il momento più duro, a un certo punto ho pensato al suicidio. Ma avere il supporto della mia famiglia e la terapia mi hanno aiutato a uscirne"

Negli ultimi tre anni John Wall ha disputato appena 40 partite, complice una lunga serie di infortuni (tra cui uno gravissimo al tendine d’Achille), di problematiche legate al Covid e la decisione degli Houston Rockets di non schierarlo nella passata stagione. Un momento buio non solo della sua carriera cestistica ma della sua vita personale, come ha raccontato lui stesso all’inaugurazione di un giardino in North Carolina in ricordo di sua madre, scomparsa nel dicembre del 2019 a seguito di un cancro. "È stato il punto più basso della mia vita" ha raccontato Wall. "A un certo punto ho pensato al suicidio. Mi sono rotto il tendine d’Achille, mia madre è stata malata e poi è scomparsa, anche mia nonna un anno dopo è morta, il tutto mentre eravamo nel bel mezzo del Covid. Andavo a seguire la chemioterapia di mamma standole accanto, ero lì al suo ultimo respiro, vestendo gli stessi indumenti per tre giorni e rimanendo a dormire sul divano al suo fianco". Wall ha spiegato di essere riuscito a uscirne grazie al supporto della sua famiglia e alla terapia, strumento fondamentale per affrontare i suoi problemi. "Se sono riuscito a uscire da quello, posso farcela in qualsiasi altro ambito della vita. Per me è straordinario essere tornato dove voglio essere e che i tifosi ancora vogliano vedermi in campo, ma anche il supporto della mia città natale [il giardino dedicato alla madre è stato realizzato a Raleigh, dove è nato e cresciuto, ndr] vuol dire tutto per me. La terapia mi ha aiutato. Molta gente pensa di non aver bisogno di aiuto e di potercela fare da sola, ma bisogna essere sinceri con se stessi e trovare la soluzione migliore. Io ci sono riuscito".