Mercato NBA, James Jones spiega perché non ha preso Kevin Durant
RETROSCENAI Phoenix Suns non sono riusciti a prendere Kevin Durant nonostante fossero una delle sue destinazioni preferite insieme a Miami, e il GM dei Suns James Jones ha spiegato il motivo per cui non si è arrivati a uno scambio. "Il motivo è semplice: Brooklyn voleva tenerlo. Non c’è stata molta discussione a riguardo, non siamo mai andati in profondità"
Il mancato addio di Kevin Durant ai Brooklyn Nets è stato un argomento di discussione per tutta l’estate, o almeno fino a quando KD e i Nets non hanno deciso di continuare insieme. Una delle destinazioni gradite alla superstar dei Nets, stando a quando riportato a fine giugno, erano i Phoenix Suns, che con lui al fianco di Chris Paul e Devin Booker avrebbero potuto legittimamente puntare al titolo NBA. A spiegare il motivo per cui Durant non veste la maglia dei Suns è stato il General Manager della squadra James Jones: "Non è qui perché Brooklyn voleva tenere Kevin Durant" ha detto in un’intervista con l’Arizona Republic. "Ed è il motivo per cui è ancora a Brooklyn e non da altre parti. Ed è una cosa che capisco. È sempre un grande argomento di discussione, ma una cosa che la gente si dimentica parlando degli scambi, è che la squadra che ha il giocatore deve essere disposta a cederlo. E se non c’è quella volontà, sono solo parole. Di sicuro ha suscitato grande interesse tra gli appassionati e le tifoserie". Successivamente Jones ha aggiunto: "Non c’è stata una trattativa, almeno non in profondità. Ogni squadra della lega credo abbia chiamato per informarsi su quale fosse la situazione, ma per quanto riguarda le trattative non c’è stato niente". Alla domanda su cosa ne pensasse delle rimostranze della tifoseria, secondo la quale i Suns non si sono impegnati abbastanza per arrivare a KD, la risposta è stata: "Mi riservo il diritto di non avere un’opinione a riguardo, perché non c’è una risposta da dare qualsiasi cosa si faccia. Il mio obiettivo è sempre fare ciò che è nei migliori interessi della squadra. Abbiamo fatto i nostri tentativi: se vanno bene, grande; se non vanno bene, abbiamo comunque l’obiettivo di migliorare e siamo fiduciosi di potercela fare con i ragazzi che abbiamo. Non presto attenzione a cosa pensano i tifosi o a quelli fuori dalle conversazioni perché lavorano con informazioni parziali e limitate".