Mercato NBA, Kevin Durant torna ai Golden State Warriors? L'indiscrezione di Steph Curry
le paroleIn una lunga intervista rilasciata a Rolling Stone, il n°30 dei Golden State Warriors ha raccontato che i campioni NBA in carica hanno preso in considerazione l'idea di riprendere Kevin Durant e che tutti hanno chiesto conferma a lui: "Conosco KD e sarei stato più che felice di averlo di nuovo con noi, ma sono certo che la nostra squadra ha già tutto per confermarsi al vertice"
Stephen Curry che parla di mercato e di Kevin Durant: non potevano non rizzarsi le antenne degli appassionati NBA di fronte all’intervista rilasciata dal n°30 Warriors a “Rolling Stone” nelle scorse ore. Una conversazione dal titolo: “Diavolo, certo: avrei giocato di nuovo con Kevin Durant!”, l’argomento cruciale prima di affrontare altre tematiche legate a un personaggio unico come Curry. Cosa ha detto Steph? Questi i passaggi più importanti: “C’è stata una conversazione interna alla squadra e alla dirigenza nella quale ci siamo detti: ‘Se dovesse esserci l’opportunità, lo prendiamo?’, ma immagino che tutte le franchigie si siano poste il problema. Ovviamente, vista la nostra condizione, in molti sono venuti da me a dire: ‘Come ti sentiresti a riguardo?’. Io non ho esitato un secondo: l’idea di condividere di nuovo il parquet con KD, sapendo che persona sia e con l’esperienza accumulata nei tre anni insieme, sarebbe stata un’opportunità unica. Credo che lui sia un incompreso: penso che nella sua vita siano successe alcune cose che hanno danneggiato la sua capacità di fidarsi delle persone intorno a lui, nel senso di farlo sentire al sicuro in ogni momento. Ho capito tutto questo giocando al suo fianco ed è diventato una persona a cui voglio molto bene”.
Ma Curry non perde occasione per sottolineare come le cose in realtà in casa Warriors - da campioni NBA in carica - vadano già bene così: “Se mi dite che KD torna a giocare da noi sono entusiasta, mi sono divertito un sacco a dividere il parquet con lui per tre anni. Ma cosa vuol dire tutto questo? Se mi fai i nomi dei miei attuali compagni di squadra la mia reazione è la stessa - non c’è alcun tipo di disprezzo nei confronti di alcun componente del nostro roster. Anzi: se dovessimo ripartire con lo stesso roster e sono certo che possiamo vincere ancora”. Insomma, il sogno Durant come una bella suggestione, non come chiave necessaria per tornare a essere campioni NBA. Il tutto tenendo conto che, ad oggi, l’ipotesi che l’operazione possa giungere a compimento si allontana.