Il processo avviato nell’estate del 2022 e che vedeva imputato Ja Morant, accusato di aver colpito con un pugno in faccia un ragazzino allora diciassettenne durante una partitella sul campo di fronte a casa dei genitori della stella dei Grizzlies, si è concluso ieri con l’assoluzione del giocatore. Secondo il giudice, infatti, Morant in quella circostanza avrebbe agito esercitando il suo diritto alla legittima difesa
Dopo che sul campo i primi due episodi della serie di playoff contro Oklahoma City gli avevano dato ben poche soddisfazioni, per Ja Morant arriva finalmente una buona notizia. Il processo avviato nell’estate del 2022, quando Joshua Holloway, allora diciassettenne, lo aveva accusato di aggressione a seguito di un pugno in faccia ricevuto durante una partitella disputata sul campetto di fronte all’abitazione dei genitori della stella dei Grizzlies, si è concluso con l’assoluzione del giocatore. Il giudice, considerate anche le testimonianze ricevute, tra cui quelle dell’ex NBA Mike Miller, ha infatti ritenuto che Morant, colpito con una pallonata in faccia da Holloway poco prima che scattasse la sua reazione, abbia agito esercitando il diritto alla legittima difesa.
Ja e quella legge del Tennessee tornata utile
La base giuridica su cui è stata proclamata l’innocenza di Morant è rappresentata da una legge dello stato del Tennessee, dove è avvenuto il fatto oggetto di causa, e denominata ‘Stand your ground’. La legge, che sancisce l’utilizzo della forza in determinati casi per chi sia oggetto di minaccia all’interno della propria dimora, avrebbe in teoria valore solo in ambito penale, ma il giudice ha ritenuto di poterla utilizzare anche nella causa civile intentata a Morant. E dopo aver scagionato dalle accuse il giocatore, ai margini della sua sentenza il giudice ha volute ribadire che sia Morant che Holloway, attualmente in squadra alla Samford University, rappresentano dei “Leader per le rispettive squadre e hanno l’opportunità di mostrare questa loro leadership e di ispirare i giovani che li seguono”.
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