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NBA, caso Robert Sarver: la NPBA e gli sponsor chiedono la sospensione a vita

PHOENIX SUNS
©Getty
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L'allontanamento per un anno e la multa da 10 milioni di dollari appaiono come una sanzione troppo leggera nei confronti del proprietario dei Phoenix Suns - accusato di razzismo, sessismo e discriminazioni nei confronti dei suoi dipendenti. A riguardo è intervenuta anche Tamika Tremaglio per chiedere la sospensione a vita di Sarver, mentre PayPal è pronta a interrompere la sponsorizzazione nel caso ritorni in futuro alla guida della franchigia

Tamika Tremaglio, direttrice esecutiva della NBPA, ha fatto presente nel corso di un’intervista rilasciata a ESPN la volontà dei giocatori di inasprire le sanzioni nei confronti di Robert Sarver - azionista di maggioranza all’interno della proprietà delle due squadre di Phoenix, Suns e Mercury - sospeso per un anno e condannato a pagare una multa da 10 milioni di dollari da parte della NBA, a seguito di quanto emerso da un’indagine durata mesi relativa ai comportamenti sessisti, razzisti e misogini tenuti da Sarver con i dipendenti delle due franchigie. “La NBPA chiede l’allontanamento a vita di Sarver dalla lega, non vogliono che resti in futuro alla guida di una squadra o con responsabilità operative di così alto rilievo. È chiaro da quanto emerso dai report sul suo conto che per i giocatori sarebbe difficile interagire con lui”. Non solo quindi la posizione individuale di LeBron James e Chris Paul - filtrata via social nelle scorse ore - ma quella di tutta l’associazione, che non conosce ancora nel dettaglio quali saranno le prossime azioni intraprese dalla NBA nei confronti di Sarver: “Non so quanto il commissioner Adam Silver sia propenso a modificare la decisione presa”, prosegue Tremaglio. “La speranza che è sia messo in chiaro che Sarver non potrà più tornare a occupare posizioni manageriali in futuro. Lo chiedono anche gli altri proprietari, oltre che gli sponsor: la situazione non è sostenibile”.

Anche PayPal contro Sarver: "La sua condotta in contrasto con i nostri valori"

Sul fronte sponsor infatti si è aggiunta la richiesta da parte di PayPal - che compare sulla divisa ufficiale dei Suns e che investe milioni di dollari in pubblicità e marketing nella lega - di allontanare Sarver dal suo ruolo di proprietario della franchigia. In caso contrario, PayPal non ha intenzione di rinnovare il suo contratto di partnership con la squadra di Phoenix, non volendo associare in alcun modo il suo nome a condotte del genere: “Siamo una società guidata da valori ben chiari: combattiamo il razzismo, il sessismo e ogni forma di discriminazione. Per questo, una volta presa visione del report stilato dalla NBA, abbiamo rilevato che la condotta di Sarver è in contrasto con i nostri obiettivi. Se dovesse restare alla guida dalla franchigia al termine della squalifica di un anno, ci vedremo costretti a sospendere la nostra collaborazione con i Suns”. Un nuovo fronte di cui dover tenere conto in una storia ancora lontana dalla sua conclusione.

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