NBA, i risultati di oggi: Curry show anche contro i Kings, Suns ok con i Clippers
Steph Curry segna altri 33 punti in questo super avvio di stagione e guida Golden State al successo contro i Kings, Phoenix batte a domicilio i Clippers grazie ai 35 punti di Devin Booker, Utah beffa all’OT New Orleans (Fontecchio in campo soltanto per pochi secondi), con i Pelicans preoccupati dagli infortuni di Brandon Ingram e Zion Williamson. Vince al supplementare anche Cleveland, successi comodi per Minnesota e Charlotte. Nella gara della domenica sera, i Lakers incassano il terzo ko in fila
ATLANTA HAWKS-CHARLOTTE HORNETS 109-126 | Seconda vittoria casalinga per gli Hornets, che attendono ancora il ritorno dell’infortunato LaMelo Ball ma nel frattempo dominano i due quarti centrali del match (82-54 il parziale complessivo) anche senza Terry Rozier, guidati dai 24 punti di Kelly Oubre Jr. e dai 18 e sei assist di Dennis Smith Jr.. Agli Hawks invece non basta un quintetto tutto in doppia cifra (28 punti e 9 assist di Trae Young, 19 e 8 rimbalzi per Dejounte Murray) per evitare la prima sconfitta stagionale
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CLEVELAND CAVALIERS-WASHINGTON WIZARDS 117-107 OT | Anche senza Darius Garland arriva la seconda vittoria stagionale: serve un 14-4 di parziale all’overtime ai Cavaliers che controllano, ma non chiudono il match contro Washington - che riacciuffa il pareggio a pochi secondi dallo scadere grazie a una schiacciata di Will Barton, ma non riesce a portare a casa il successo nonostante i 27 punti di Bradley Beal, i 18 e 11 rimbalzi di Kristaps Porzingis e i cinque giocatori in doppia cifra
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Non c’è due senza tre invece per Donovan Mitchell, che aggiunge un altro trentello al suo inizio carriera in maglia Cavs: 37 punti con 5/12 dall’arco, nonostante a fine gara lui sia il primo a sottolineare come a pesare siano state soprattutto le sue due palle perse nell’ultimo minuto di gioco che hanno "obbligato" il pubblico a restare cinque minuti in più sugli spalti. Bene anche Jarrett Allen - 15 punti e 14 rimbalzi - e Cedi Osman con 16 e 6/10 dal campo in uscita dalla panchina
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NEW ORLEANS PELICANS-UTAH JAZZ 121-122 OT | Non smettono di vincere i Jazz, che contro ogni pronostico che li vedeva come una delle peggiori squadre NBA ai nastri di partenza della stagione, battono a domicilio anche i Pelicans, all’overtime, grazie a una conclusione complicata in penetrazione firmata allo scadere del 53° minuto di gioco da Olynyk (20 punti e 5 assist). New Orleans però trattiene il fiato non per il risultato, ma per gli infortuni: duro colpo alla testa per Ingram e soprattutto problemi alla schiena per Williamson (25 punti con 10/16 al tiro)
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Il leader del quintetto Jazz - che sembrano aver mollato dopo il 26-17 di parziale incassato nell’ultima frazione di gioco, ritrovando poi energie nei 5 minuti di supplementari - è ancora una volta Lauri Markkanen, che ne segna 31 con 9/17 dal campo, 12 rimbalzi e un perfetto 11/11 a cronometro fermo (con tanto di liberi per blindare il punteggio). Bene anche Jordan Clarkson - 18 punti e una super stoppata su Zion - mentre resta a guardare Simone Fontecchio, in campo per soli pochi secondi senza toccare mai il pallone
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OKLAHOMA CITY THUNDER-MINNESOTA TIMBERWOLVES 106-116 | Inizia a funzionare l’intesa tra Gobert, Towns e il resto dei T’Wolves, vincenti in trasferta contro OKC grazie alla battaglia vinta a rimbalzo - 54-42 il computo finale - e ai 30 punti combinati dai centri, a caccia della collocazione migliore in un match condotto dagli ospiti dall’inizio alla fine. A nulla serve il tentativo dei Thunder di riportarsi a contatto a un quarto d’ora dalla fine, incapaci di andare oltre i 20 punti di Dort e i 10 e 5 assist di Giddey
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Il protagonista per Minnesota è Anthony Edwards, autore di 30 punti e 11 rimbalzi con 13/19 dal campo, tre triple a bersaglio e un eloquente +22 di plus/minus - dimostrazione di come stia trovando i suoi spazi anche in un quintetto che riempie particolarmente l’area. Se c’è qualche preoccupazione da segnalare nel match dei T’Wolves è l’incapacità di trovare le giuste conclusioni dall’arco: 10/34 complessivo, con tentativi alle volte forzati. "Ci sono tanti spazi sull’arco che non sappiamo sfruttare: dobbiamo imparare", spiega un fiducioso coach Finch
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GOLDEN STATE WARRIORS-SACRAMENTO KINGS 130-125 | Primo tempo pirotecnico da parte dei campioni NBA in carica che travolgono i Kings segnando 89 punti (terzo all-time nella storia Warriors) prima dell’intervallo lungo e prendendosi così un margine che Sacramento non è più riuscita a colmare. Non bastano agli ospiti i 26 punti e 10 assist di De’Aaron Fox, i 19 e 14 rimbalzi di Domantas Sabonis e i 16 punti a testa realizzati da Keegan Murray e Malik Monk in uscita dalla panchina
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Terza partita oltre quota 30 in casa Warriors per Steph Curry, che segna 21 punti nel solo secondo quarto, chiuso da Golden State con 50 punti totali - record di franchigia per la squadra di San Francisco. Alla sirena finale il boxscore dell’MVP delle ultime finali recita: 33 punti, 11/22 al tiro, 7/12 dall’arco, 5 rimbalzi e la solita capacità di dominio che permette a Andrew Wiggins di aggiungerne 24 - gli stessi messi a referto da Jordan Poole in uscita dalla panchina
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L.A. CLIPPERS-PHOENIX SUNS 95-112 | I Suns tornano a vincere a Los Angeles contro i Clippers come non accadeva addirittura dal dicembre del 2013, interrompendo una striscia di 15 sconfitte consecutive sul campo di L.A.. Gli ospiti partono subito forte con un parziale di 11-0 e di fatto non si voltano più indietro, toccando anche il +20 all’intervallo e non concedendo mai agli avversari di tornare sotto la doppia cifra di svantaggio. Il migliore per i padroni di casa è Marcus Morris con 22 punti, sopra quota 10 anche George (16), Wall (17) e Leonard (11)
Il grande protagonista del successo di Phoenix è Devin Booker, che segna 13 dei 21 tiri tentati (5/9 dalla lunga distanza) per chiudere con 35 punti e trascinare i suoi al successo che sfata il tabù Staples Center/Crypto.com Arena. Gli 11 assist di Chris Paul gli permettono di scavalcare quota 11.000 assist in carriera (solo il terzo di sempre a riuscirci dopo John Stockton e Jason Kidd), in doppia cifra anche Ayton (13), Johnson (11) e Payne (10)
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LOS ANGELES LAKERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 104-106 | Il primo NBA Sundays dell'anno si decide solo nei secondi finali, con un'altalena di emozioni straordinaria: prima Damian Lillard segna la solita tripla da fenomeno, LeBron James gli risponde con una schiacciata ma - dopo il canestro di Jerami Grant - sbaglia sulla sirena. Portland resta imbattuta (3-0), opposto il record dei Lakers (0-3)
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