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Mercato NBA, Los Angeles Lakers, i consigli (interessati) di Myles Turner: "Prendete me"

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©Getty

Il giocatore dei Pacers è stato a lungo corteggiato dai Lakers, prima che i gialloviola rinunciassero a prenderlo pur di non separarsi dalle due scelte al primo giro al Draft del 2027 e del 2029. Turner però, in un'intervista a ESPN, ha spiegato che dovrebbero cambiare valutazione: "Fossi nella dirigenza di L.A., guarderei con attenzione a uno scambio con Indiana: so quello che posso dare e quanto posso risultare utile"

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Indiana ha iniziato la stagione con un record di 3-4, i Lakers invece perdendo le prime cinque e vincendo (a fatica) al sesto tentativo per la prima volta in regular season. Segnali chiari di un’annata che appare complicata per i gialloviola, che forse in parte sarebbero riusciti a cambiare rotta nel caso in cui avessero concluso la trattativa proprio con i Pacers per portare a casa Buddy Hield e Myles Turner. Il centro di Indiana, intervistato da ESPN, è tornato sull’argomento e non ha usato mezze misure nel farsi autopromozione: “Se io fossi nella dirigenza dei Lakers, guarderei con molta attenzione alla posizione nella quale si trovano”, spiega il diretto interessato riguardo la tanto chiacchierata trade tra la squadra di Indianapolis e quella di Los Angeles. “So quello che posso dare a un gruppo - la mia capacità di leadership, di essere uno stoppatore, il potenziale da tre punti e anche quella di incidere in ogni aspetto del gioco quando sono sul parquet. Per quanto possa premere in questa direzione però, vengo pagato per fare canestro quando sono in campo, non per parlare o fare valutazioni di questo genere, quindi non sono io la persona che può dare risposte a riguardo”.

È notizia delle scorse settimane infatti la mancata trade tra Lakers e Pacers, con i gialloviola che non hanno voluto rinunciare alle scelte al primo giro al Draft 2027 e 2029 pur di rinforzare il gruppo di giocatori da usare al fianco di LeBron James e Anthony Davis. “Lo sappiamo che le scelte hanno un valore enorme”, spiega sempre Turner, lanciato a vestire i panni del GM. “Così come i giocatori in scadenza nel mio caso, anche i Lakers provano a garantirsi il maggior ritorno possibile per degli asset così pregiati”. A guardare però i vari Damian Jones e Wenyen Gabriel sotto canestro (unici centri presenti nel roster), viene da chiedersi se quell’investimento non fosse necessario per evitare questo crollo: “Giocare con LeBron è qualcosa di stimolante: è lui a chiedere un certo livello di eccellenza. Quando sei in campo con lui non puoi permetterti di sbagliare”. In molti in realtà stanno facendo cilecca, ma se i Lakers prendessero Turner magari le cose potrebbero cambiare. Il centro dei Pacers in fondo più esplicito di così non poteva essere.

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