Nella notte (diretta Sky a mezzanotte e mezza) gli Heat sfideranno i campioni NBA in carica, i Golden State Warriors. Con un bilancio di 2 vinte e 5 perse, la sfida per Butler e compagni è di quelle davvero complicate. Ma la superstar degli Heat non la pensa così e avvisa tutti: "Abbiamo iniziato 2-5? Vuol dire che finiremo la stagione con un record di 77-5"
I Miami Heat nella notte [diretta su Sky a mezzanotte e mezza, repliche domani] sfideranno i campioni NBA in carica, quei Golden State Warriors che l'anno scorso hanno messo le mani sull'anello dopo aver battuto in finale i Boston Celtics. In quelle Finals al posto dei Celtics è mancato poco che ci fossero proprio gli Heat di Butler, decisivo - nel bene e nel male - nella gara-7 che ha deciso la finale di conference a Est. Segnò 35 punti ma sbagliò la tripla decisiva, quella che avrebbe potuto portare i suoi Heat a sfidare Golden State. Son passati solo 5 mesi, sembra un'eternita, perché oggi Miami è sul fondo di quella Eastern Conference che stava per vincere: 2 vinte e 5 perse nelle prime sette gare, un avvio che davvero ha tagliato le gambe a quella "Heat Nation" che fa fatica a capire le difficoltà di inizio stagione della squadra di coach Spoelstra. Se c'è qualcuno che da queste difficoltà però di certo non si fa scoraggiare, quello è proprio Jimmy Butler: "Non mi importa quello che dice la gente: finiremo comunque per vincere il titolo", afferma spavaldo la superstar degli Heat. Lui contro tutti, gli Heat contro il mondo: un classico: "Dateci per morti, ma noi vinceremo comunque il titolo. Non me ne frega niente che abbiamo iniziato 2-5". Perché - sostiente Butler - "il record è quello, ma la squadra c'è. E c'è ancora tanto tempo. Dobbiamo solo giocare con un po' più di urgenza, avere più fiducia uno nell'altro realizzando allo stesso tempo quanto sono fragili questi equilibri. Ma ci sono molti aspetti positivi, per cui non sono certo scoraggiato: dobbiamo solo giocare con più continuità".
Butler: "Abbiamo iniziato 2-5? Finiremo 77-5"
Quella continuità che - guardando al roster - sembrava una delle carte in favore degli Heat, che hanno perso P.J. Tucker (andato ai Sixers) ma che si sono ripresentati al via con un gruppo già rodato. Di tutt'altra opinione Butler: "Odio quando la gente guarda al passato. OK, abbiamo gli stessi giocatori, ma ogni annata è diversa: Max [Strus] non parte più in quintetto, Tyler [Herro] invece sì. Non c'è P.J. [Tucker], Caleb [Martin] è in quintetto, Tyler ha ottenuto un'estensione contrattuale: insomma, ci sono mille differenze tra quest'anno e lo scorso. E quando le cose sono diverse, è normale che si faccia fatica, all'inizio. Ma voglio che a fine anno la gente guardi al nostro campionato e dica: 'Hanno iniziato 2-5 ma hanno finito con un record di 77-5!'". Sono 77 vittorie fila, a partire da quella di stanotte contro Golden State... Forse le parole di Butler non vanno intese in senso letterale, ma il senso è chiaro.