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NBA, Simone Fontecchio in esclusiva a Sky: "State tranquilli, il mio momento arriverà"

NBA

In esclusiva per Sky Sport, Simone Fontecchio ha tracciato un primo bilancio della sua esperienza agli Utah Jazz, purtroppo rallentata dalla positività al Covid e da un minutaggio ridotto. "Il Covid si farà sentire nel ricondizionamento, ma sto bene. L’esperienza finora è positiva, sapevo di dovermi guadagnare minuti. Importante avere impatto subito contro Houston, Melli mi dà molti consigli. Banchero? Spero di andarci a cena quando giocheremo contro"

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Gli Utah Jazz sono sorprendentemente secondi nella Western Conference, forti di otto vittorie e tre sconfitte. Un rendimento che fino a questo momento non ha permesso a Simone Fontecchio di guadagnare tanto spazio nella rotazione di coach Will Hardy, complice anche la positività al Covid che lo ha rallentato in questo inizio di stagione. L'azzurro però non perde la fiducia, come ha raccontato in esclusiva a Sky Sport: "Il Covid non è stato piacevole, ma l'importante è che la mia famiglia non lo abbia preso. Io mi godo l’esperienza, che è strapositiva: lo Utah è uno stato bellissimo e non me lo aspettavo". Il poco minutaggio (solo 24 minuti in cinque apparizioni in campo finora) non è stata una sorpresa per Fontecchio: "Sapevo di dover sgomitare, è anche giusto che sia così. Ma avere impatto contro Houston mi ha dato fiducia, mi sono sentito bene. Ai tifosi italiani dico: non state in pena per me, il mio momento arriverà". Di seguito l'intervista completa al giocatore italiano.

Che esperienza hai avuto con il Covid? Può avere degli strascichi su questo periodo della stagione?

"L'esperienza non è stata piacevole, però alla fine sono stato male solo un paio di giorni, perciò niente di che. La cosa più importante è che la mia famiglia non sia stata positiva. Sicuramente si farà sentire un po’ nel ricondizionamento, però nulla di grave".

 

Come sono andati questi primi mesi nel mondo della NBA? È come te lo aspettavi o c’è qualcosa che ti ha sorpreso?

"Era difficile immaginarselo, specialmente venendo da fuori: è tutto veramente super, un mondo pazzesco. Per adesso mi sto davvero godendo al massimo il viaggio e l’esperienza, facendomi trovare pronto e imparando il più possibile. Per il momento l'esperienza è strapositiva".

 

Come sta andando anche l’ambientamento a Salt Lake City fuori dal campo? Come ti sembra la città?

"Bene! La città è stupenda, lo Utah è uno stato veramente fantastico: un sacco di natura e montagne, le persone sono molto amichevoli e disponibili. Davvero un bel posto, non me lo aspettavo: si vive veramente bene".

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Che indicazioni hai avuto da coach Will Hardy? Ti aspettavi di giocare di più o sapevi che all’inizio poteva presentarsi una situazione del genere?

"Ero abbastanza preparato al fatto di dover sgomitare e di dovermi guadagnare tutti i minuti. È normale e giusto che sia così, visto che è la mia prima esperienza in NBA. Piano piano sto cercando di guadagnarmi la fiducia dei compagni e del coach, che mi chiede di fare quello che so fare meglio, cioè farmi trovare pronto sugli scarichi e tirare".

 

Che sensazioni hai avuto in quell’ultimo quarto contro Houston in cui hai segnato 13 punti?

"È stato un bel momento. Mi ero abbastanza preparato sapendo che era un back to back e quindi nella seconda partita in due notti ci sarebbe stata la possibilità di giocare di più, con un po' di affaticamento da parte di tutti. Ero pronto, ero carico: entrare in campo e avere subito impatto è stato importante a livello di fiducia. Mi sono sentito bene, è stato bello".

 

La squadra è andata sorprendentemente bene in questo inizio di anno: avete usato lo scetticismo attorno al gruppo come motivazione per dare qualcosa in più?

"Sicuramente è una motivazione in più il fatto che nessuno ci considerava prima dell’inizio del campionato: è qualcosa che ci ha unito molto all’interno del gruppo e ci da forza e carica prima dell’inizio della partita per dimostrare quello che valiamo e che tipo di squadra siamo".

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Con chi hai parlato di più per prepararti agli Stati Uniti? Chi ti ha dato più consigli?

"Sicuramente tutti quelli che erano con me in nazionale quest’estate mi hanno dato tanti consigli. Ho parlato e continuo a parlare molto con Nicolò Melli, ci confrontiamo spesso sulle nostre esperienze e per me è un grande aiuto".

 

Hai già avuto modo di parlare con Paolo Banchero?

"Ancora no. Spero di vederlo presto quando giocheremo contro, magari di andarci a cena insieme e fare due chiacchiere". [Jazz e Magic si affronteranno il 14 gennaio a Salt Lake City e il 10 marzo a Orlando, ndr]

 

Vuoi dire qualcosa ai tifosi italiani che ti stanno seguendo?

"Tifosi italiani, state tranquilli. Non state in pena per me anche quando non gioco, io sto bene. Il mio momento e i miei minuti arriveranno, perciò state sereni".

 

[Intervista di Zeno Pisani | Video di Sheyla Ornelas]

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