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NBA, il ritorno in campo di Kawhi Leonard, tra luci e ombre: "Sarà un lungo viaggio"

NBA
©Getty

Prima partenza in quintetto dell'anno (dopo 13 gare saltate e due iniziate dalla panchina) per la superstar dei Clippers, che ovviamente dimostra di essere ancora arruginito al tiro (solo 2/8) ma trova modo di contribuire nella vittoria di L.A.. "Con lui in campo siamo una squadra diversa", ammette coach Tyronn Lue

Kawhi Leonard è tornato in campo (in quintetto per la prima volta in stagione), i Clippers sono tornati a vincere. Tutto bene a L.A.? Quasi. Il record (9-7) rimane buono solo per il nono posto a Ovest e il ritorno della "superstar n°1" (sono parole di Paul George) ha avuto - come è normale che sia - luci e ombre. Leonard è rimasto in campo 24 minuti, ha tirato solo 2/8 dal campo e ha terminato con 6 punti, 5 rimbalzi e 4 assist, contribuendo in più aree del gioco, come dimostra anche il suo ottimo plus/minus (+26, il migliore della gara). "Bello essere tornato in campo, mi sono sentito bene", ha dichiarato Leonard, che però ha subito messo in chiaro che il processo di recupero dall'infortunio non si può dire ancora concluso: "Sarà un lungo viaggio, da un infortunio come la rottura dei legamenti crociati anteriori del ginocchio non si torna in un anno, ce ne vogliono due". Per questo, fanno sapere da Los Angeles, la presenza o meno in campo di Leonard sarà decisa su base quotidiana, partita per partita, perché la rigidita che il giocatore ancora sente al ginocchio potrebbe consigliare lo staff medico dei Clippers di farlo riposare in più di un'occasione.

Intanto coach Lue ha ammesso di aver deciso di inserire la sua superstar in quintetto perché "non mi piaceva l'idea di averlo in panchina all'inizio e di rischiare di 'dimenticarmelo' lì, finché non mi ritrovavo Brian Shaw [uno dei suoi assistenti, ndr] alle mie spalle a dirmi: 'Guarda che Kawhi è pronto per entrare'". Poistive le sensazioni avute da Lue al ritorno della sua superstar: "Si è mosso bene, il suo impatto difensivo è stato di enorme importanza per noi, oggi. Con lui in campo siamo una squadra diversa: siamo tutti più tranquilli quando la palla è nelle sue mani". Quest'anno sono già state 13 le gare saltate nel primo mese di campionato da Leonard, ma forse non è un caso che il suo ritorno sia coinciso con una vittoria. "Sentivo che la squadra dovesse migliorare in tutto - la conclusione del giocatore, parlando del suo periodo lontano dal campo - nelle giocate in uscita dai timeout, nelle rotazioni difensive, nella transizione dalla difesa all'attacco e nella costruzione dei tiri. Tutto. Siamo indietro rispetto a dove speravamo di essere, dobbiamo iniziare a giocare con maggior concentrazione". E ora che i Clippers hanno ritrovato il loro leader, il momento è quello giusto. 

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