Dopo il difficile inizio di stagione, i Dallas Mavericks hanno deciso di porre un rimedio alla mancanza di playmaking e creazione offensiva al fianco di Luka Doncic. I texani taglieranno il contratto non garantito di Facundo Campazzo per fare spazio al veterano Kemba Walker, rimasto senza contratto dopo il taglio da parte dei Detroit Pistons
Luka Doncic ha cominciato la stagione a livelli da MVP, segnalandosi come il miglior realizzatore della NBA con 33.1 punti di media. Ma più passa il tempo e più gli avversari dei Dallas Mavericks stanno trovando un modo per fermare o lui (con raddoppi sistematici) o i suoi compagni di squadra, incapaci di creare qualcosa quando hanno il pallone tra le mani. Per questo la franchigia texana ha deciso di correre ai ripari: secondo quanto riferito dal giornalista Marc Stein, i Mavs taglieranno il contratto non garantito di Facundo Campazzo per liberare un posto a roster che intendono offrire al veterano Kemba Walker. Il quattro volte All-Star, rimasto senza contratto dopo il taglio da parte dei Detroit Pistons a metà ottobre, ha giocato 37 partite lo scorso anno per i New York Knicks con 11.6 punti e 3.5 assist di media, complici anche le condizioni di un ginocchio che sono andate deteriorandosi nelle ultime stagioni. I Mavs però dopo tre sconfitte consecutive hanno bisogno di un’iniezione di creazione perimetrale per non dipendere troppo da Doncic, con la speranza che Walker — al netto delle sue mancanze difensive e dell’età che avanza a 32 anni compiuti — abbia ancora qualcosa nel serbatoio (a Natale 2021 realizzava una tripla doppia contro Atlanta, ed è passato meno di un anno anche se sembra un secolo) per aiutare una squadra che crolla a livelli bassissimi in attacco ogni volta che Doncic non è in campo (da 117.6 punti segnati su 100 possessi, pari al secondo miglior attacco della lega, a 105.1, peggio degli Charlotte Hornets ultimi).
Walker, che negli ultimi mesi si è allenato in Florida in attesa di una chiamata dalla NBA, era già stato vicino ai Mavericks nell’estate del 2019, quando accettò un’offerta di contratto identica dai Boston Celtics. A lui il compito di tenere in piedi una squadra che ha un record di zero vittorie e sei sconfitte quando Doncic non segna almeno 30 punti, e che con gli ultimi ko con Denver, Boston, Toronto e Milwaukee è scivolato fuori dalla zona play-in all’undicesimo posto nella Western Conference. Un rendimento semplicemente inaccettabile considerando il livello a cui ha giocato Doncic finora: urge porre un rimedio, e in attesa che il mercato delle trade si apra il 15 dicembre (quando la gran parte dei contratti firmati in estate potrà essere scambiato), Dallas prova la mossa a basso costo.